I comitati: «Non facciamo politica»

Elettrodotto. Dura replica al consigliere Reolon: perché difende la Fondazione?

BELLUNO. Nessuna strumentalizzazione politica. «Il gruppo di cittadini che sta protestando contro il cattivo progetto dell'elettrodotto e contro il “non fare” della Fondazione Dolomiti Unesco è composto da persone di estrazione sociale, culturale e politica diversa e senza alcuna connotazione partitica», puntualizzano i comitati civici della Valbelluna. «Prendiamo atto che il consigliere Reolon, che mai ha speso una parola sulla stampa in difesa dei territori che rappresenta in Regione in merito all'aggressione di Terna, tiene a difendere l'attuale gestione della Fondazione Dolomiti Unesco, totalmente in mano a Gilmozzi e Dellai della provincia di Trento. Gestione che risponde alla regia del buon Bressa, che mai ha creato o portato vantaggio a questa provincia. Reolon evidentemente è a conoscenza di documenti a tutti sconosciuti, dai quali emergerebbe che la Fondazione sta “mettendo in campo un'enorme mole di iniziative”. Forse considera “enorme iniziativa” la penosa vicenda dei documentari predisposti da Piero Badaloni?».

Per i comitati, la Fondazione ha fatto troppo poco finora: «Cosa ha fatto per “promuove la cooperazione tra i soci fondatori, al fine di assicurare l’armonizzazione delle politiche di gestione del Bene Unesco”, come recita lo statuto? A meno che non si consideri “enorme iniziativa” la festa dello sfalcio o la promozione della passeggiata di una cavalla».

Le risposte fornite dal segretario Morandini durante l'incontro della scorsa settimana, concludono i comitati, «sono state insufficienti. Escludiamo solo il professor Lasen, che per decenza, non è mai intervenuto. Noi non siamo gestiti da nessuno. La politica degli scandali non è più in grado di gestire nulla, può solamente ascoltare o meno il malcontento che viene dalla gente. Troviamo molto più forzista l'accordo di spartizione Provincia-Bim che protestare contro chi usa soldi pubblici nel più totale immobilismo. Stanchi di essere presi in giro chiediamo soluzioni per Belluno, non giustificazioni da parte di un ente (la Fondazione) che riteniamo l'ennesimo carrozzone inutile».(a.f.)

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