I comuni agordini si attrezzano per unificare i servizi
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Prudenza, attendismo e speranza che le cose cambino.
Sono le modalità con le quali i Comuni agordini si accingono a muovere i primi passi per rispondere alle imposizioni del governo centrale in merito all'unificazione delle funzioni amministrative tra i vari municipi. Secondo i dettami estivi i Comuni con popolazione superiore ai mille abitanti dovranno unificare entro la fine del 2011 almeno due delle funzioni fondamentali, quelli inferiori ai mille, invece, dovranno unire tutte le funzioni entro il 2012, pena la cancellazione della municipalità.
Così, entro il 31 dicembre, i Comuni della Valle del Biois unificheranno la funzione dell'istruzione pubblica indicando come capofila nei rapporti con l'Istituto comprensivo di Cencenighe il Comune sede della scuola stessa.
Molti Comuni hanno poi deciso di delegare la funzione sociale alla Comunità montana agordina. «Non cambia nulla – spiega il sindaco di Falcade, Stefano Murer – dal momento che la convenzione con l'Ulss è già in atto. È solo un passaggio formale».
Taibon ha delegato alla Comunità montana anche la funzione di polizia locale, ma dalle parole del sindaco Loretta Ben risulta chiaro come la volontà sia quella di fare il minimo indispensabile in attesa degli eventi. «Si tratta di una convenzione generica – dice infatti – che per ora non cancella quelle che sono le convenzioni che i Comuni hanno già in essere». Insomma si fa quello che proprio non si può non fare (e per giunta di malavoglia), ma nulla di più. Segno che le decisioni del Governo Berlusconi partorite in fretta sotto il solleone non sono piaciute agli amministratori locali. «Quando, prima della norma statale – spiega Paolo Frena, vicepresidente della Cma – avevamo iniziato a lavorare all'unificazione dei servizi, eravamo riusciti a formulare delle proposte che tenessero conto del territorio, delle sue necessità e le avevamo costruite dialogando con il personale che sarà l'attore fondamentale delle trasformazioni». «Ora – continua Frena – i sindaci vedono come un'imposizione la norma governativa, non la applicano volentieri e sperano in un cambiamento che lasci ai Comuni la scelta delle funzioni che vanno associate».
«La nostra proposta – conclude l'assessore comunitario – è quella di un Agordino diviso in tre sub-ambiti (Conca, Val Biois e Alto Agordino) che associno fra loro alcune funzioni e con la Comunità montana come ente di coordinamento che gestisca quei servizi che valgono per l'intera vallata. Il disegno di legge della Regione è atteso a breve: speriamo accolga l'idea degli ambiti da 5 mila abitanti e che nel contempo legiferi sulle Comunità montane assegnando loro competenze e soldi».
Gianni Santomaso
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