I cuccioli di Daniza a Cortina: «Siamo disponibili»
CORTINA. I cuccioli di Daniza a Cortina. Un’ipotesi che il Partito ambientalista europeo ha vagliato nei giorni scorsi ma, spiega il vicesindaco di Cortina Enrico Pompanin, di cui si sta studiando la fattibilità. Nei giorni scorsi il sindaco sospeso Andrea Franceschi aveva postato in Facebook un messaggio invitando i turisti a scegliere la località ampezzana perché non vi vengono uccisi gli orsi. «Abbiamo inviato una nota alcuni giorni fa e il comune ci ha risposto dandoci la massima disponibilità ad accogliere gli animali e a inserirsi nel suo territorio - spiega Enrico Rizzi, segretario nazionale del Pae - ora dobbiamo capire se l'operazione è fattibile. Il comune ci ha chiesto delucidazioni, perché una operazione del genere non è mai stata fatta prima».
«L'amministrazione garantirà un luogo circoscritto e protetto con videosorveglianza - precisa Stefano Fuccelli, presidente Pae - e si farà carico di tutte le spese di sostentamento, sia alimentare, sia sanitario, per tutto il periodo necessario allo svezzamento». Il Partito ambientalista europeo si opporrà all'affidamento dei due cuccioli al Corpo forestale dello Stato, deciso dalla magistratura. «È stata disposta l'autopsia di Daniza - conferma Rizzi - da eseguire in una struttura esterna al Trentino, a Grosseto. Noi impugneremo l'affidamento agli agenti della Forestale, perché non sono attrezzati. Per noi è importante toglierli da lì e portarli in una zona sicura, seguiti da esperti: per questo sono in contatto con il presidente del Parco nazionale d'Abruzzo, per acquisire le professionalità necessarie».
Il vicesindaco di Cortina d'Ampezzo Pompanin sull'adozione dei due orsetti di Daniza dice stamane di confermare «la disponibilità di massima, ma prima bisogna verificare fattibilità». «Il Comune, rispondendo alla richiesta del partito animalista europeo - chiarisce - si è detto disponibile ad ospitare per 6-8 mesi gli orsetti rimasti orfani dopo l'accidentale morte dell'orsa Daniza, ma prima deve verificare se l'opzione è percorribile». In relazione ad una immissione nel territorio ampezzano aggiunge poi: «noi avevamo avanzato l'ipotesi di accoglierli fino a crescita avvenuta - puntualizza - specificando ci venisse spiegato se gli orsetti potevano essere accolti in un'area recintata».
«Se l'unica possibilità fosse rimetterli in libertà, la nostra posizione sarebbe da rivedere perché dovremmo tenere conto, tra le altre considerazioni, dei regolamenti del Parco delle Dolomiti d'Ampezzo. In ogni caso - conclude - il requisito fondamentale è il benestare della Provincia Autonoma di Trento. Per quanto riguarda le spese per mantenimento e personale, prima che impegnarci a sostenerle, abbiamo semplicemente chiesto a quanto sommassero annualmente. Rimane, perciò, la disponibilità di massima. Qualsiasi decisione, però, è subordinata alla verifica di condizioni e requisiti che abbiamo semplicemente iniziato a esplorare».
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