I dati raccontano un quadro con luci e ombre soprattutto su demografia e disagio sociale

Alto il tenore di vita, pochissimi i reati, ma calano le nascite 

BELLUNO

La vita è bella, in montagna. E la vivibilità è maggiore nei Comuni piccoli. Sono i due dati che emergono dalla classifica di Italia oggi sulla qualità della vita, pubblicata ieri e giunta alla ventesima edizione. L’indagine, realizzata in collaborazione con l’università La Sapienza di Roma e Cattolica assicurazioni, è suddivisa in nove dimensioni di analisi e 84 indicatori.

La provincia di Belluno è sul podio nella macrocategoria criminalità”: terza, guadagna una posizione rispetto al 2017. Scarsi i reati contro la persona e contro il patrimonio, inesistenti gli omicidi volontari, i sequestri e anche nei furti d’auto la provincia è sicura: siamo al secondo posto, con 11,63 furti ogni 100 mila abitanti. Sono un po’ di più i furti in appartamento (221 ogni 100 mila abitanti), ma la classifica dice 27° posto fra le province più sicure. Nel Bellunese, però, sono numerose le truffe informatiche: 329,10 ogni 100 mila abitanti, dato che ci fa scendere al 101° posto della classifica.

Buono il tasso di occupazione (64,15%), anche se perdiamo 40 posizioni rispetto al 2017, basso il tasso di disoccupazione, al 6,24% (19° posto, eravamo ottavi nel 2017). Le imprese cessate ogni 100 attive sono 5,46 (42° posto, +17 posizioni rispetto all’anno scorso).

Per quanto riguarda l’ambiente la provincia si colloca al 18° posto. Perde 15 posizioni rispetto all’anno scorso ma brilla nella gestione dei rifiuti: siamo secondi per percentuale di raccolta differenziata, con l’83,64%. Prima è Treviso con l’87,12%. L’aria è buona (28° posto per superamenti dei livelli di Pm10), ma ci sono molte auto in circolazione tanto siamo sessantesimi in classifica. In provincia di Belluno ci sono inoltre 30,75 metri equivalenti per abitante di piste ciclabili (38° posto) e quasi 25 mq di verde pubblico per abitante (47°).

Dati meno confortanti per quanto riguarda il “disagio sociale”. Gli infortuni sul lavoro ci vedono all’80° posto (32,14 ogni 1000 abitanti), i morti e feriti ogni cento incidenti stradali al 62° (148,30). Restano elevati i suicidi (7,23 ogni 100 mila abitanti, 61° posto ma eravamo 107esimi) e la disoccupazione giovanile si attesta sul 22,34% (24° posto, eravamo quinti l’anno scorso). Numerosi anche i ricoveri per disturbi psichici: 5,04 ogni 1000 abitanti, dato che vale la 101esima posizione.

La densità abitativa è scarsa (55,92 abitanti per kmq), emigrano trenta persone ogni mille residenti (67° posto), i nati sono solo 6,24 ogni mille residenti (96° posto). I morti, invece, sono 12,62 (88°).

Buona la posizione nel settore salute (18°), ma medici e infermieri per posti letto sono scarsi: sono la metà della reginetta di questa classifica, Grosseto. Nel settore tempo libero e turismo siamo sedicesimi, occupiamo buone posizioni per la presenza di bar (6° posto), alberghi (6°), ristoranti (23°), cinema (8°), palestre (15°). Alto il tenore di vita, con il Bellunese che occupa la quinta posizione in classifica. La spesa media mensile per i consumi è di 1268,08 euro per abitante (29° posto, in crescita di quattro posizioni), ma le pensioni sono basse: in media 843,20 euro procapite, dato che ci colloca al 46° posto dell’indagine. —


 

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