«I dieci anni più bui di Cortina»
CORTINA. «Nove anni disastrosi per Cortina». A dirlo è il gruppo di opposizione Per La Nostra Cortina, formato da Stefano Ghezze, Gianpietro Ghedina e Rocco Dal Pont. «Non entriamo nel merito delle dimissioni del sindaco Franceschi», scrivono i consiglieri. «Ci teniamo però a dire che se le avesse rassegnate 3 anni fa, quando iniziarono i suoi problemi giudiziari, avrebbe sicuramente dato un miglior servizio al paese e probabilmente anche a se stesso. Avremmo forse potuto evitare un bilancio su questi 9 anni di amministrazione, visto che la situazione in cui versa oggi Cortina è sotto gli occhi di tutti ma è opportuno per rispetto della verità fare alcune valutazioni». L’opposizione divide la storia di Cortina in pre e post Olimpiadi.
«Noi riteniamo senza timore di essere smentiti che gli ultimi 10 anni sono stati i più bui e più drammatici che la Cortina post Olimpiadi abbia mai vissuto. Anni di inerzia di incapacità amministrativa che hanno provocato danni incalcolabili per il nostro sistema paese. Lasciando stare la situazione in cui versa oggi il Comune intesa come macchina amministrativa o la Seam, completamente fuori controllo e incapaci di seguire anche l'ordinaria amministrazione non certo per responsabilità di chi ci lavora ma per l'incapacità del vertice, passiamo alle cose fatte e al futuro così “ben programmato”, come afferma Franceschi». Il gruppo elenca l’eredità dell’amministrazione uscente: «Nessuna opera in 10 anni programmata e realizzata dall'inizio alla fine;- chiusura della pista di Bob; chiusura della piscina senza un progetto da quattro anni; hangar dell'aeroporto di Fiames ridotto a un rudere; park di Largo Poste scelta scellerata che fortunatamente non è ancora iniziata ma già con spese ingenti; fallimento del Pat e di tutta la programmazione urbanistica per incapacità di copianificare con Provincia e Regione (spesi 150/200.000 euro); palestra di roccia incompiuta e che nessuno vorrà gestire; parco giochi incompiuto; tribune di piazza Dibona arrugginite e inutilizzabili; 1000 mq all'hotel Savoia già destinati a Biblioteca, inutilizzati e abbandonati».
L’opposizione non dimentica anche le candidature ai Mondiali di sci: «Quattro candidature ai Mondiali con nulla di fatto e ora, solo grazie alla buona volontà della Fondazione, si muove qualcosa ma con una situazione di estrema difficoltà e di grande preoccupazione. Scelta sbagliata di realizzare il Curling all'interno dello Stadio del Ghiaccio, opera che doveva partire l'anno scorso ma che non è ancora iniziata».
Ci sono poi le asfaltature e il decoro urban senza appalti per la mancata approvazione del bilancio 2016; nessuna collaborazione con la Cooperativa Cadore per lo sfalcio dei prati; l’uscita dalla Comunità Montana Valle del Boite definita come “il mercato del pesce”; il bilancio 2016 adottato dalla giunta ma non approvato dal consiglio comunale con oltre 2 milioni di euro di tagli su manifestazioni e associazioni e di cui nulla si sa; il bilancio 2015 ancora da chiudere; l’imposta di soggiorno 2016 introitata illegittimamente e congelata all'interno del bilancio e del bilancio Seam dei primi 6 mesi del 2016 nulla si sa in merito a programmazione, spese di Cortina MarKeting e dei debiti e crediti degli anni precedenti tra partecipata e Comune». Una nota sull’obiettivo del raggiungimento degli 8000 residenti, più volte dichiarato, «ma siamo meno di 5800». Infine il diritto di superficie: «Questa amministrazione vuol farlo passare per propria opera. Precisiamo che sono state le cooperative dei cittadini con i loro sacrifici e le loro risorse economiche a realizzarli. Un quadro molto rassicurante dunque, per un futuro roseo e già tutto “programmato”», ironizzano amari i consiglieri.(i.a.)
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