I dipendenti dell'Usl 2: «Blocchiamo subito gli straordinari»

I lavoratori delusi dall’azienda chiedono ai sindacati di passare subito ai fatti. I delegati frenano in attesa che l’Usl 2 definisca la transazione con i 17 ricorrenti

FELTRE. Arrabbiati contro l'attendismo dei sindacati. Contro l'iniquità di un provvedimento dell'Usl che per quanto sospeso continua di fatto a pesare come una spada di Damocle per il presente e per il futuro anteriore. Contro un muro contro muro lungo vent'anni fra azienda e ricorrenti (che vantano sei milioni e duecento mila euro solo fino al 2009) che oggi mette nell'ambascia i lavoratori subalterni (i dipendenti di comparto) con ripercussioni sulla comunità. Perché se dalla proclamazione dello stato di agitazione (riconfermata al prefetto alla fine della scorsa settimana) si passerà ai fatti, nessuna ora di straordinario sarà fatta in più dalla stragrande maggioranza dei lavoratori.

In questo clima di acceso risentimento si è consumata la seconda assemblea convocata dai sindacati delle sigle confederali e autonoma (Nursing Up). La parte sindacale ha spiegato in assemblea (sdoppiata per motivi di sicurezza e per allargare la partecipazione) che si è ottenuto un risultato e mezzo, ossia l'assicurazione che il fondo per pagare gli straordinari del 2015 non sarà congelato e la mezza promessa che le lettere di messa in mora degli stipendi non saranno inviate. Ma i lavoratori sarebbero pronti a scendere in piazza domani mattina, stanchi di una mediazione che si procrastina di quindici giorni in quindici giorni, di una lettera che immaginano già imbustata sulle scrivanie dirigenziali e pronta ad essere inviata, di un contenuto nebuloso della stessa in cui si dice, in sintesi, “ti congelo una piccola parte di stipendio perché come Usl ne sono obbligata, ma te li libererò qualora la transazione andasse in porto”.

«La tensione in assemblea è stata ai massimi livelli», ammette la coordinatrice delle rsu, Stefania Marsango. «Con l'Usl ci siamo dati quindici giorni di tempo, in attesa di capire se l'azienda arriverà alla transazione tombale, quella che metta a tacere le rivendicazioni dei ricorrenti, anche rispetto a eventuali ricorsi. Nel frattempo non arriverà alcuna lettera. Il fondo per i progetti speciali, 460 mila euro per il comparto e altri undicimila per i dirigenti, non sarà messo in discussione per il 2015. Quello che faremo, su richiesta dei lavoratori, è di organizzare una pubblica assemblea, fuori del contesto ospedaliero, aperta a tutti. Perchè è giusto che la cittadinanza conosca i motivi per cui si è arrivati a tanto».

Ma si ha voglia a dire che il “piccolo lordo” che viene congelato a un infermiere, o a un operatore o a un portinaio, non impatta sulla qualità della vita: l'imponibile lordo di un infermiere (con festività notte e reperibilità) non arriva a trentamila euro all'anno. Solo di produttività annua di un dirigente sanitario non medico, con la rideterminazione del calcolo, si superano i trentamila euro. (l.m.)

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