I dirigenti scolastici: «È la fine per le gite scolastiche»

BELLUNO. Rischia di portare più danni che benefici la nota del ministero dell’Istruzione, che il 3 febbraio ha emanato un vademecum per viaggiare in sicurezza, durantye le gite scaolstiche. Un...

BELLUNO. Rischia di portare più danni che benefici la nota del ministero dell’Istruzione, che il 3 febbraio ha emanato un vademecum per viaggiare in sicurezza, durantye le gite scaolstiche. Un decreto che sta facendo discutere e riflettere all’interno delle scuole: il rischio è che dal prossimo anno i docenti non vogliano più accompagnare gli studenti nei loro viaggi in giro per l’Italia.

La scuola, infatti, dovrà informare la Polizia stradale di ogni viaggio di istruzione, segnalando l’ora, il giorno e il percorso che sarà seguito dai pullman. Le istituzioni scolastiche dovranno controllare anche la documentazione relativa al mezzo di trasporto, dall’assicurazione alla revisione. A dire la verità, il ministero consiglierebbe ai docenti di svolgere anche alcune verifiche sullo stato dei pneumatici, dei sistemi di bordo e soprattutto sul comportamento del conducente; se ritenuto poco appropriato, i prof sono invitati a segnalarlo immediatamente alla Polstrada. «Addirittura», sottolinea il dirigente scolastico del Catullo, Michele Sardo, «la polizia stradale dovrebbe controllare il mezzo prima della partenza».

Indicazioni per la sicurezza, che rischiano di oberare di lavoro gli uffici e i docenti che si vedono investiti di questa responsabilità.

Intanto, da alcune scuole sono gli stessi dirigenti a prevedere che «tra la mancanza di soldi per i compensi e le responsabilità illimitate con cui deve confrontarsi un insegnante che accompagna i ragazzi in gita, alla fine uno si chiederà davvero “chi me lo fa fare?”. Saranno anche attività formative», precisa Carmelo Correnti del Liceo scientifico Galileo Galilei, «ma essere responsabili 24 ore al giorno di un gruppo di ragazzini diventa altamente impegnativo. Posso immaginare che qualcuno non vorrà più assumersi questi oneri».

E lo stesso timore ce l’hanno i titolari delle imprese di autotrasporto locale. Agostino Genuin, rappresentante del comparto per Confartigianato, pur non giudicando negativa la nota del Miur che impone criteri di maggiore sicurezza, si dice preoccupato del fatto che «tutte le incombenze che andranno in capo alle scuole, potrebbero spingere gli insegnanti a non accompagnare i propri studenti in gita. E questo per noi sarebbe un danno».

Anche il sindacato Snals, con Milena De Carlo evidenzia come «questa nota non faccia altro che disincentivare i docenti ad accompagnare i ragazzi nelle uscite istruttive. E questo non è certo un bene».

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