I giovani campanari scatenati per la Natività
In tutti i paesi cadorini la vigilia e la festa saranno scandite dai rintocchi Il suono del “sembro” e del “campanotto” accompagnerà le funzioni religiose
CADORE. Campanari del Cadore, scatenatevi! Il Natale sarà annunciato dal suono delle campane in tutti i paesi. Un momento tanto suggestivo quanto emozionante in grado di richiamare le rispettive comunità locali in piazza con l’obiettivo di scambiarsi gli auguri e trascorrere un po’ di tempo insieme come raramente avviene in altri periodi dell’anno. Il ritmo della festa scandito dalle campane è atteso con trepidazione. Una tradizione che si tramanda di anno in anno, in grado di coinvolgere ogni fascia d’età, se è vero che oggi i principali campanari cadorini sono giovani, in alcuni casi giovanissimi, particolarmente ancorati alla realtà locale per cui intendono offrire quello che viene considerato legittimamente un importante servizio. Ed allora è così che il suono delle campane animerà sia la notte della vigilia che il giorno di Natale.
Campane che hanno un obiettivo comune: annunciare le funzioni religiose. Per questo il “momento” del suono varia di poco tra paese e paese. A Lorenzago, ad esempio, la veglia di questa notte sarà annunciata dalle 20.40 alle 21.20, seguita dal suono del sembro, ovvero la distesa di tutte e quattro le campane in un determinato ordine di sincronizzazione. Il suono riprenderà al termine della funzione religiosa intorno alle 23.30 per altri 15-20 minuti di campanotto, tipica sonorità della montagna cadorina. Anche a Lozzo le campane della vigilia suonano prima e dopo la messa. A Vigo e Laggio, invece, il suono del campanotto scandisce l’avvicinamento alla veglia alle 18, alle 20 e dalle 21.30 alle 22.30, prima di tornare a suonare dopo la messa. Diversa la vigilia di Tai e Nebbiù dove il suono delle campane si concentra in entrambi i luoghi alle 19.30. Infine la frazione di Pelos dove stasera le campane risuoneranno tra le 20.30 e le 21.
A Natale i campanari saliranno sui campanili per riprendere i lavori. È così che a Lorenzago, Lozzo, Vigo e Laggio le campane suoneranno prima e dopo la “messa grande”. A Lorenzago il suono del campanotto anticipa la messa (ore 11) suonando dalle 9.30 alle 10.45 e poi al termine della stessa alle 12.20. A Lozzo il criterio è lo stesso: messa grande alle 10.30. Vigo anticipa tutti perché la funzione è alle 9.30. «Tutto è condito da un sano spirito di campanilismo», spiega il giovane Mattia Rossi di Lorenzago, uno dei più validi campanari cadorini, «anche se in pochi lo ammettono ogni paese cerca di suonare meglio e più forte di tutti gli altri con l’obiettivo di esaltare il proprio operato. Possiamo dire che il suono delle campane scatena una sorta di simpatica competizione». Mattia Rossi si lancia in una sua, personalissima, classifica dei campanari cadorini: «La posizione geografica è molto importante. Lorenzago domina la vallata dall’alto di un colle e questo avvantaggia molto nel suono delle campane rispetto a paesi situati più a valle. Lozzo può contare su campanari molto bravi, Vigo e Laggio pagano il fatto che le loro campane sono più piccole rispetto ad altri paesi». Competizione ma non solo perché il suono delle campane in realtà unisce sotto un’unica bandiera un gruppo di ragazzi animati da una passione che affonda le radici nell’amore per la propria terra. «In ogni paese è tornata la voglia di vivere appieno le piccole tradizioni».
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