I giovani chiedono lavoro in 600 bussano all’Europa

I Centri per l’impiego gestiscono con la Regione il programma “Garanzia Giovani” nel Bellunese hanno aderito molti diplomati e ragazze laureate: tutti disoccupati
Di Valentina Voi

BELLUNO. C’è chi sogna di diventare un imprenditore o amministrare una grande azienda. Oppure c’è chi vorrebbe mettere a frutto le sue compentenze tecniche in campo scientifico, ingegneristico o commerciale. Per tutti una speranza: trovare lavoro grazie all’Europa. Sono oltre 600 i bellunesi in attesa di un’opportunità lavorativa grazie al programma Garanzia Giovani, il piano europeo per la lotta alla disoccupazione giovanile. Programmi, iniziative, servizi informativi, percorsi personalizzati, incentivi: queste le misure messe in atto dal programma europeo che prevede un percorso di orientamento e formazione per poi arrivare a diverse forme di sostegno, dall’apprendistato ai tirocini.

Attivata a maggio dello scorso anno, ha visto nel giro di pochi mesi l’adesione di oltre 27 mila giovani tra i 15 e i 29 anni in tutto il Veneto. Ampia la partecipazione anche in provincia di Belluno dove, alla data del 13 gennaio 2015, risultano 602 giovani iscritti al programma e non impegnati in altre attività. Una fotografia del mondo del lavoro giovanile e della disoccupazione che preoccupa neodiplomati e neolaureati.

La casistica è varia. Su 602 iscritti al programma si contano 312 maschi e 290 femmine. Una situazione che varia molto a seconda delle fasce di età. Tra i 15 e i 24 anni si rivolgono a Garanzia Giovani in prevalenza uomini (230 contro 165), tra i 25 e i 29 anni la tendenza si inverte (125 donne contro 82 uomini). Si tratta in prevalenza di giovani bellunesi ma non mancano neppure i cittadini stranieri, che sono 56. Per partecipare al programma, infatti, è sufficiente essere residente in Italia.

La maggior parte dei partecipanti ha un diploma di scuola superiore (274 persone, 152 ragazzi e 122 ragazze). I laureati sono 160, per la maggior parte donne (117). I giovani con qualifica professionale sono 65, in prevalenza in ambito alberghiero o industriale/artigianale. Tra i diplomati invece spiccano i giovani formati in ambito commerciale e turistico mentre tra i laureati quelli che si rivolgono più frequentemente agli uffici della Provincia di Belluno, che gestisce insieme alla Regione Veneto il programma europeo, sono in prevalenza provenienti dall’ambito economico/statitistico o giuridico.

I dati diffusi dalla Provincia di Belluno aiutano anche a capire quali sono le aspirazioni dei giovani bellunesi. Su 602 profili, in due vorrebbero lavorare nel campo dell’imprenditoria o come amministratori di grandi aziende. La maggior parte, 192 tra ragazzi e ragazze, aspirano a professioni tecniche in campo scientifico, ingegneristico, finanziario o commerciale.

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