I ladini di Cortina: «Recuperiamo il senso della ricorrenza di San Nicolò»
CORTINA.
«San Nicolò: equilibrio fra tradizione, verità, finzione e modernità”: questo il titolo dell’incontro organizzato dall’Unione dei ladini d’Ampezzo, in collaborazione con la parrocchia, affinché la tradizione legata a San Nicolò torni ad essere vissuta nel modo giusto. Il 5 dicembre a Cortina è una data importante: si ricorda San Nicolò, con una festa organizzata da anni dall’Uld’A in collaborazione con il Comune, che si svolge in piazza Dibona o davanti alla Basilica e che è soprattutto dedicata ai bambini.
UNA FESTA CHE HA PERSO VALORE. «Negli ultimi anni», spiega Elsa Zardini, presidente Uld’A, «abbiamo dovuto costatare un regolare declino della partecipazione emotiva e soprattutto della conoscenza e del senso della figura di San Nicolò e della festa stessa. Dopo aver vissuto azioni di disturbo che nulla avevano a che fare con la festa, ci siamo confrontati con realtà vicine e con il parroco don Ivano Brambilla per indirizzarci verso un approccio più corretto e consapevole». In passato per la festa di San Nicolò si è più volte dovuto ricordare che erano banditi petardi, bombolette spray e schiamazzi vari e si era chiesto alle forze dell’ordine di vigilare affinché la manifestazione non venisse disturbata e restasse un momento di gioia e di preghiera. «La manifestazione», spiega Zardini, «deve essere un momento di riscoperta della tradizione e la organizziamo affinché risulti bella e piacevole da vivere per tutti i presenti. In passato abbiamo chiesto che non divenisse una spiacevole occasione di guerre fra i gruppi di diavoli presenti né fra il pubblico e i diavoli. Abbiamo chiesto ai vari gruppi di krampus di limitarsi ad azioni di coreografia e non creare disordini, ed ai giovani di non istigare o disturbare i diavoli per non innescare reazioni».
L’ULDA SI ATTIVA. Quest’anno si vuole fare di più. Oltre a garantire una festa in linea con la tradizione, si vuole far capire il vero senso delle celebrazioni dedicate a San Nicolò. Pertanto l’Uld’A si è attivata. «I contatti con i collaboratori della Diocesi di Bolzano sono stati molto coinvolgenti e fondamentali», sottolinea Zardini, «cosicché siamo riusciti a organizzare un incontro informativo di confronto e formazione indirizzato a chiunque si senta coinvolto: in primo luogo agli attori che interpretano il San Nicolò, ma anche agli angeli, ai krampus, ai genitori, ai catechisti, agli insegnanti e a chiunque altro creda che con un po’ di buona volontà si possano migliorare le cose». L’incontro, aperto a tutti, sarà tenuto da Toni Fiung, dell’Ufficio pastorale famigliare di Bolzano, che ha dato la sua disponibilità. L’appuntamento è per martedì 27 alle 20. 30 nella sala degli “Amici club”, in via Frenademez (si accede dall’ingresso posto sotto alla scuola dell’infanzia).
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