I lavori a Palazzo Crepadona avranno effetti sulla biblioteca
BELLUNO
Con evidente soddisfazione il direttore della Biblioteca Civica Giovanni Grazioli e l’assessore alla Cultura del Comune, Marco Perale, hanno illustrato il bilancio delle attività culturali e statistiche della Biblioteca nell’anno appena concluso.
Ma il 2019 come sarà? A rispondere per primo è l’assessore che delinea il futuro della Biblioteca considerandolo da due punti di vista: da un lato c’è la grande opportunità dei possibili lavori di ristrutturazione del Palazzo Crepadona e dall’altro, conseguenza del primo, le difficoltà, i disagi dovuti al trasloco, la chiusura temporanea di alcuni settori e l’incognita di poter realizzare alcune rassegne, festival e mostre che da anni sono il fiore all’occhiello della Città.
“Sulla carta” i lavori sono “in cantiere” perché la finanziaria del 30 dicembre comprendeva anche questo intervento, ma è anche vero che saranno possibili entro febbraio altri decreti per recuperare i 450 milioni che erano dapprima previsti di prelevare dal volontariato...
«Perciò – afferma Perale – almeno uno degli otto progetti di riqualificazione urbana potrebbe essere fermato, de-finanziato e, al limite, rinviato di uno o due anni».
Se i lavori partiranno, presumibilmente dopo giugno, si fanno alcune previsioni sui tempi necessari per spostare tutto il materiale: quattro – sei mesi, nella migliore delle ipotesi, più altrettanti per riportarlo nella sede rinnovata, con conseguente chiusura di almeno un anno.
Il progetto finale prevede che tutto il Palazzo sia dedicato alla Biblioteca che passerà da mille a tre mila metri quadri, avrà moderne e ampie sale di lettura e altre arricchite da strumenti di informazione, computer, video... avrà scaffali a vista lungo i loggiati che si affacciano sul cortile interno. Questo sarà liberato dal Cubo di Botta e diventerà una piazzetta com’era anni fa, con la differenza che una copertura trasparente permetterà iniziative culturali in ogni stagione e con ogni tempo meteorologico.
Quando il progetto era stato presentato alla cittadinanza, vi era grande entusiasmo, ora si avverte la consapevolezza che si dovrà affrontare un periodo difficile. Ma non per questo i progetti si fermano. Infatti, continuerà la funzione di prestito dei libri e altri documenti anche se non sarà sempre immediato e poi, la catalogazione e la digitalizzazione.
A questo proposito, il direttore Grazioli mostra un faldone pieno di interessanti volantini colorati che sono destinati ad essere catalogati: sono piccoli manifesti risalenti all’inizio del secolo scorso (1911-1914), alcuni provenienti dalla Biblioteca del Liceo Tiziano che illustrano spettacoli di cinema dell’epoca, spesso preceduti da spettacoli teatrali o di acrobati. In calce, curiosamente si legge che la luce al cinema è fornita dalla Società dell’Ardo, prima centralina di Belluno. Documenti che potranno essere preziosi come oggetto di studio per la conoscenza del cinematografo di quegli anni. E infine, una simpatica iniziativa è quella che: «La Biblioteca regala ai suoi frequentatori più fedeli, una bella borsa di tela, per metterci i libri presi in prestito e... per ricordarsi di restituirli» conclude il direttore. —
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