I lavori del futuro guardano a turismo e cura dell’anziano

In provincia servono anche ingegneri e operai specializzati Nel weekend a “Inform@” le indicazioni per gli studenti
Di Alessia Forzin

BELLUNO. Il mercato del lavoro ha bisogno di figure sempre più specializzate. In provincia di Belluno sono molto richiesti ingegneri per le industrie, ma anche operatori sociosanitari e operai specializzati, per esempio per le occhialerie. Da non sottovalutare le competenze in ambito turistico: in un territorio che sta investendo per far valere la sua naturale vocazione, ragazzi che conoscano le lingue e sappiano prendersi cura dei villeggianti saranno sempre più richiesti. La fotografia di quello che attende i giovani bellunesi è stata offerta alla presentazione di Inform@, la rassegna provinciale dell’offerta formativa dopo la seconda media in programma sabato e domenica nei locali della scuola edile di Sedico.

Una premessa è doverosa, ha anticipato la dirigente della Provincia Gabriella Faoro: «Dire adesso quali lavori saranno richiesti fra dieci anni è molto difficile, se non impossibile». Il mercato è fluido, le esigenze cambiano con una velocità tale per cui fare una previsione appare complicato. «I ragazzi devono seguire le proprie attitudini e passioni», ha precisato inoltre Michele Sardo, presidente della rete Bellunorienta, che riunisce tutte le scuole statali e alcune paritarie della provincia, l’ufficio scolastico territoriale e la Provincia. Non si tratta dunque di indirizzarli, ma di indicare quali prospettive ci sono nel mercato del lavoro. «Il turismo è un settore nuovo, nel quale tutti i Comuni stanno investendo», ha ricordato il consigliere provinciale con delega all’istruzione Silvia Tormen. «Non dimentichiamo che abbiamo di fronte l’evento di Cortina 2021, che aprirà nuove occasioni di lavoro per i nostri ragazzi».

Anche il manifatturiero ha le sue esigenze: sempre più aziende richiedono personale formato e preparato per operare in un contesto competitivo in cui a fare la differenza sono proprio le professionalità. Da non trascurare, come sbocco lavorativo, anche i settori dell’assistenza alle persone anziane, in una provincia che invecchia.

Inform@ è una rassegna dedicata ai ragazzi di terza media, e se a tredici anni forse è presto per pensare al mondo del lavoro, è anche vero che la scelta della scuola superiore può condizionare il proprio futuro. Da qui l’importanza dell’orientamento, che da un lato punta a far capire al ragazzo quali sono le sue capacità e attitudini, dall’altro a informarlo sulle possibilità che ha di fronte. I dati sulle preiscrizioni degli ultimi anni evidenziano che i licei stanno diminuendo il loro appeal (nell’anno scolastico 2015/2016 sono stati scelti dal 39,9% dei tredicenni, nel 2016/2017 dal 37,2%), mentre crescono gli istituti tecnici (da 27,4% a 29,6%). Stabili i professionali, scelti dal 22% degli studenti delle medie, il doppio rispetto ai loro colleghi del resto del Veneto, e gli istituti di formazione professionale (fra il 10 e l’11%).

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