I locali del centro si alleano di venerdì
BELLUNO. Un caffè insieme. Si dialoga su un’alleanza tra i locali di piazza dei Martiri e dintorni. Un cartello parallelo al Consorzio Belluno Centro storico, ma in fondo con lo stesso scopo: riportare i bellunesi in città, con un cartellone di musica e spettacoli, che possa vincere una concorrenza sempre più agguerrita e fantasiosa. Non solo con i comuni vicini, ma anche con Feltre da una parte e Vittorio Veneto dall’altra. Non è questione di spritz o di cocktail più o meno gustosi o alcolici, ma di proposta complessiva. La lampadina della buona idea si è accesa sulla testa di Paolo Candeago, uno dei due soci di Deon e Dolomiti.
I colloqui con gli altri gestori sono già partiti e presto sarà coinvolto nell’operazione anche l’assessore al Turismo, Valerio Tabacchi. La bussola rimane l’ordinanza del sindaco Jacopo Massaro sulla musica fino a mezzanotte e tutti gli allegati: «L’unica strada da prendere, se vogliamo riportare la gente in piazza è mettersi insieme», premette Candeago, «costruire questa nuova alleanza, all’interno della quale ogni locale potrà, naturalmente, dire la propria. Ognuno sarà interessato a mettere il proprio contributo economico, a seconda delle proprie possibilità, in un secondo momento si potrà discutere di progetti e programmi comuni».
Il sabato funziona, mentre il venerdì potrebbe avere una marcia più veloce e frizzante: «Bisognerà parlarne anche con l’amministrazione comunale, che rimane la nostra principale interlocutrice», continua Candeago, «credo che una delle chiavi più importanti possa essere quella turistica. Non sarebbe il caso di accontentarsi solo dei concittadini, meglio cercare di richiamare anche gente da fuori, in quella che ha detto di voler essere la città dell’aperitivo».
Quello che potrebbe guastare un ingranaggio funzionante è il rapporto con gli altri locali: «Non credo che sia un problema. Ci confrontiamo abitualmente con Bistro Bembo o Antica Scuderia, per dirne solo due, e non abbiamo motivi di avere delle ruggini: ognuno fa il proprio mestiere, nel rispetto dell’altro. Tutti organizzano le proprie proposte, con lo scopo di attirare quanti più clienti possibile. Mi sembra un discorso molto semplice e anche realizzabile, oltre tutto con una spesa piuttosto limitata».
Se questi colloqui di lavoro andranno a finire come Candeago spera, ci vorrà un lancio come si deve: «Chiederemo la collaborazione dei giornali, ma inevitabilmente ci affideremo anche a un’agenzia di pubblicità, magari a livello nazionale, che ci permetterà di pubblicizzare le nostre iniziative anche oltre i confini della provincia. I tempi dovranno essere per forza molto stretti, perché vorremmo partire insieme entro l’autunno, per arrivare fino alla primavera. Guardando il calendario degli ultimi mesi dell’anno, non ci sarebbe granché da discutere. Mi auguro di trovare la massima sensibilità, nell’interesse di tutti».
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