I metalmeccanici trovano gli alleati in sindaci e politici

Vertice di Fim, Fiom e Uilm con enti locali e onorevoli «Convincete Federmeccanica a rinnovare il contratto»
Di Martina Reolon

BELLUNO. «Un incontro positivo e propositivo, a cui ne seguiranno degli altri». Questo il commento unanime di Luca Zuccolotto, Bruno Deola e Luciano Zaurito, segretari di Fiom Cgil, Fim Cisl e Uilm Uil, al termine dell’incontro con gli amministratori bellunesi.

Un tavolo di confronto, ospitato ieri dalla sede della Cisl, per informare la politica su quanto sta accadendo nel settore metalmeccanico, a partire dalla vertenza aperta da oltre 7 mesi con Federmeccanica per il rinnovo del contratto nazionale di lavoro.

La trattativa, finora, non ha permesso di sbloccare la situazione, che vede Federmeccanica ferma su una proposta avanzata a dicembre 2015 e che i sindacati giudicano inaccettabile. «Informare i nostri rappresentanti è fondamentale», sottolineano i tre sindacalisti. «Si parla di contratto nazionale, ma le ricadute sono inevitabili in contesto locale».

Un primo incontro con i politici era stato convocato in modo unitario dai sindacati la scorsa settimana. Nessuno si era presentato, molto probabilmente per un problema di comunicazione dell’iniziativa. Il tavolo è stato così rimandato alla giornata di ieri: a confrontarsi con i sindacati c’erano i deputati Roger De Menech e Federico D’Incà e la senatrice Raffaela Bellot; Roberto Padrin, nella duplice veste di sindaco di Longarone e di vice presidente della Provincia, e Silvia Tormen, primo cittadino di Taibon Agordino e delegata al lavoro per Palazzo Piloni; i sindaci di Feltre Paolo Perenzin, di Agordo Sisto Da Roit, di Pedavena Maria Teresa De Bortoli, oltre a Paolo Dal Magro, vice sindaco di Lentiai.

Altri primi cittadini hanno inviato le loro scuse per il fatto di non poter essere presenti. «Abbiamo esposto il problema del contratto nazionale, parlando nel dettaglio degli aspetti legati al nostro territorio, dialogando in modo diretto», commenta Zuccolotto.

«L’incontro è stato positivo e importante. Avrà anche un seguito: siamo rimasti d’accordo che ci aggiorneremo a settembre e, se ci saranno delle novità, i nostri politici saranno messi al corrente. Ci hanno detto che si informeranno sulle questioni anche con Confindustria».

«La parte politica si è dimostrata interessata e ci ha ringraziato di essere stata coinvolta», aggiunge Zaurito. «Ricordiamo che da sempre il contratto dei metalmeccanici fa da “spartiacque” anche per tutte le altre categorie. La contrattazione a livello locale è importantissima, ma non dimentichiamo che il contratto nazionale regolamenta gli aspetti basilari: e non ci riferiamo solo alle garanzie economiche, ma a una questione di diritti. Il rischio è perdere scatti di anzianità, proponendo il cosiddetto salario minimo di garanzia che andrebbe ad appannaggio di pochi, e altre voci ormai acquisite da anni». Le iniziative a livello locale (20 ore di sciopero, con sit-in a Bribano e davanti a Confindustria) per ora sono terminate. Se qualcosa non si muoverà e se Federmeccanica non rivedrà le sue posizioni, i sindacati promettono un “autunno caldo”.

«A settembre faremo il punto della situazione», mette in risalto Deola. «De Menech ci ha assicurato di non essere a conoscenza di dichiarazioni da parte del Governo che facciano pensare a una condivisione della posizione di Federmeccanica. E auspica che il Governo stesso possa invitare la federazione a ritornare sui propri passi. Intanto, la partecipazione alle iniziative che abbiamo portato avanti in provincia dimostra che i lavoratori sono molto sensibili alle problematiche oggetto della mobilitazione».

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