I negozi si tingono di giallo per fare luce sull’endometriosi

Le attività sono chiuse ma molti commercianti hanno addobbato le vetrine. Tantissime adesioni alla “marcia virtuale” svoltasi con la pubblicazione di foto

BELLUNO


Un grandissimo abbraccio virtuale, colorato e caloroso. La marcia di sensibilizzazione sull’endometriosi, che avrebbe dovuto svolgersi ieri a Roma, è stata cancellata per l’emergenza coronavirus, ma il team Italy non si è perso d’animo. Ha lanciato l’idea di una marcia virtuale, e ieri moltissime persone, anche a Belluno, hanno aderito pubblicando una loro fotografia con qualcosa di giallo. “Lontane ma unite”, questo l’hashtag scelto dalle ragazze, che sono state travolte dai messaggi. «Io non ho parole, è stata un’emozione enorme», racconta Cristina, la giovane donna bellunese che da anni combatte non solo contro l’endometriosi, ma anche per far conoscere questa malattia, di cui soffre una donna su dieci.

Cristina a febbraio aveva coinvolto moltissimi commercianti nell’opera di sensibilizzazione. Ottantanove di loro avevano aderito con entusiasmo alla proposta di addobbare la vetrina con qualcosa di giallo, il colore scelto per la campagna “Facciamo luce sull’endometriosi”. In questo periodo i negozi sono chiusi, ma le vetrine risplendono. «Negli ultimi giorni c’è anche chi è andato appositamente ad allestire la vetrina», continua Cristina. «Altri lo avevano fatto prima di chiudere le attività per il decreto di contenimento dei contagi. È stata un’emozione enorme ricevere tutte le loro fotografie, non pensavo si sarebbe ottenuto un simile risultato. Li ringrazio tutti, come ringrazio le tantissime persone che hanno fatto le foto: ne faremo un video, che diventerà un grande abbraccio collettivo». Un raggio di luce è sceso su questa malattia tanto sconosciuta quanto dolorosa. —

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