I non vedenti minacciano esposti alla Procura

BELLUNO. Minacciano esposti alla Procura della Repubblica Simona Zanella e quanti sostengono la sua battaglia per aprire l’accesso delle scale mobili di Lambioi ai cani dei portatori di handicap e ai...

BELLUNO. Minacciano esposti alla Procura della Repubblica Simona Zanella e quanti sostengono la sua battaglia per aprire l’accesso delle scale mobili di Lambioi ai cani dei portatori di handicap e ai loro cani.

Dopo la manifestazione a sorpresa di sabato scorso, che ha visto la Bellunum interrompere l’attività della scala mobile per questioni di sicurezza e l’arrivo anche della polizia e del responsabile dell’ufficio di gabinetto della questura, Zanella, che ha avviato da tempo questa lotta per «poter avere gli stessi diritti degli altri», tira le somme e quello che ne esce non è per nulla positivo. «Noi pensavamo di poter risolvere la questione già sabato», esordisce, «facendo vedere che i cani guida non hanno problemi a salire sulla scala mobile. Il nostro è stato un incontro dimostrativo, visto che le parole non sono servite a nulla».

Zanella evidenzia, però, come il blocco da parte della Bellunum sia stato più pericoloso per lei e per gli altri non vedenti presenti. «Bloccarle mentre la gente ci stava sopra non è stato un gesto molto sensato. Non abbiamo capito nemmeno perché è stata chiamata la polizia: non credo che i non vedenti siano un pericolo. C’è stato, però, un dispiegamento di forze impensabile anche in caso di reati molto gravi. E noi siamo rimasti allibiti».

La fautrice della protesta, inoltre, evidenzia che «dalla polizia non abbiamo avuto risposte alle nostre richieste di permettere l’accesso delle scale mobili anche ai disabili. La legge, infatti, è chiara e prevede che si possa andare coi cani. Se poi un regolamento comunale lo impedisce, questo è giuridicamente inferiore alla norma. A questo punto, per ribadire un nostro diritto, siamo intenzionati a procedere per le vie legali. Dobbiamo definire come e in che modi presentare un esposto alla Procura». E lo dice pensando al sindaco e alla Bellunum. Per Zanella e quanti la appoggiano, infatti, il divieto posto dal sindaco «è illegale e vogliamo che sia tolto: non vogliamo che si crei un precedente. Le persone con disabilità hanno libertà di movimento. Inoltre», prosegue, «il sindaco non può ordinarci il posto dove parcheggiare. Siamo liberi di andare dove vogliamo. E se ha così a cuore la nostra incolumità, allora perché non mette più semafori sonori?».

Per il gruppo di non vedenti, ormai, è una questione di principio. «Il nostro non è un capriccio, i nostri cani sono addestrati per andare su queste scale e così noi. Sabato, persone che venivano da Milano e Roma che hanno saliti a piedi la scala mobile, mi hanno detto che è uguale a quelle che ci sono nelle loro città. La ripidità non è insuperabile. Noi vogliamo solo essere cittadini di una città che è definita la più vivibile in Italia». E poi aggiunge: «Quando si ristrutturano edifici i proprietari sono obbligati a renderli fruibili ai disabili. Ad esempio, se il museo di Belluno viene aperto senza quelle attenzioni per i portatori di handicap, è fuori legge».

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