I Pooh ricordano il concerto di Longarone a Casa Sanremo

Ospiti dello stand bellunese Clio Zammatteo, direttore e presidente della Magngifica Comunità del Cadore. Ai fornelli lo chef stellato Graziano Prest e gli agrichef di Coldiretti

Roberto Padrin con i Pooh
Roberto Padrin con i Pooh

Red Canzian, Dodi Battaglia, Roby Facchinetti e Riccardo Fogli di nuovo insieme per la prima serata di Festival, con un aneddoto tutto longaronese. Perché uno dei primi grandi concerti dei Pooh ebbe come location Longarone e gli organizzatori fecero di tutto per riparare in tempo il riscaldamento del camerino che non funzionava, con il timore di far prendere freddo agli artisti e alle loro ugole. Non ce la fecero.

Cinquant’anni dopo, i Pooh si ritrovano a Sanremo e ricordano con un sorriso l’episodio, insieme al presidente della Provincia e sindaco di Longarone, Roberto Padrin.

È cominciata così la seconda giornata delle Dolomiti Bellunesi a Sanremo. Con un’improvvisata nell’albergo dove i Pooh sono blindatissimi prima della serata di Festival. Una giornata che ha puntato i riflettori sulla cultura con il racconto del legame tra i boschi cadorini e Venezia, con i colori di Tiziano Vecellio e le atmosfere di Dino Buzzati, tratteggiati dal direttore e dal presidente della Magnifica Comunità di Cadore, Matteo Da Deppo e Renzo Bortolot, e da Valentina Morassutti (pronipote dello scrittore bellunese).

Graziano Prest, chef stellato del Tivoli, si è diviso tra la cucina dove opera magistralmente da domenica Enzo De Prà e lo studio di “Buongiorno Sanremo” dove ha parlato delle sue avventure olimpiche a Casa Italia, oltre che dei prodotti bellunesi. A cominciare dal Piave dop, raccontato anche da Chiara Brandalise, del consorzio di tutela del formaggio più tipico del Bellunese.

L'angolo dedicato al Cadore e alla magnifica Comunità
L'angolo dedicato al Cadore e alla magnifica Comunità

E poi è stato il primo giorno a Casa Sanremo anche per Clio Zammatteo, alias Clio Makeup, bellunese di successo che ha raccontato il suo rapporto con la terra d’origine. Una terra che conosce bene, visto che ha risposto in maniera ineccepibile a tutte le domande di un simpatico quiz inventato per lei da Matteo Da Deppo. Promossa a pieni voti su Tiziano e la storia del Cadore.

Oggi, giornata di debutto del 73° Festival, Casa Sanremo è stata invasa dai giornalisti. Molti hanno allestito una sorta di redazione volante nella club house Dolomiti. E hanno apprezzato la cucina bellunese, che ha proposto lasagne con pastin e radicchio, zuppa d’orzo, polenta e cervo, musetto con le verze, e l’immancabile gelato alla noce feltrina. Tra gli ospiti del ristorante anche Enrico Lucci e la troupe di Striscia la Notizia, e Anna Pettinelli, voce storica di Rds.

Agrichef bellunesi al lavoro nello stand delle Dolomiti Bellunesi a Casa Sanremo
Agrichef bellunesi al lavoro nello stand delle Dolomiti Bellunesi a Casa Sanremo

A Casa Sanremo anche due giovani agrichef di Coldiretti:  Marco Casagrande dell’azienda agricola Saettà e Marco Vuerich dell’agriturismo Faverghera. I due giovani agricoltori sono ai fornelli con attività di show cooking a base di formaggio Piave Dop della latteria di Busche fuso nel riso veronese. Per gli aperitivi i vini della Valbelluna della cantina di Poggio Pagnan forniti dal collega Alex Limana anche delegato dei giovani imprenditori under 30, le patate di Cesiomaggiore offerte dalla Cooperativa La Fiorita e le croste di polenta “Dolomais” del Bon Tajer di Lentiai. Fiore all’occhiello il piatto di musetto con il cren e il salame della Piccola Baita di Falcade vera testimonianza della abilità dei norcini della valle, rappresentati da Fabrizio Pescosta presidente di Terranostra.

Il gelatiere feltrino Marco Reato
Il gelatiere feltrino Marco Reato

Presente anche il gelato delle Dolomiti: «Se dovessi scegliere un cantante, direi ComaCose. A loro farei assaggiare il mio “Rosso Tiziano”, fatto con una base di vaniglia, fragola e crema di lampone». Marco Reato è a Casa Sanremo da domenica. Il suo lavoro è mettere insieme le materie prime del territorio e trasformarle in un ottimo gelato, in grado di far assaggiare i sapori bellunesi a chi passa per il PalaFiori. Nei giorni scorsi il mastro gelatiere feltrino della gelateria Gimmy ha già proposto il gusto “Bacio di montagna”, con mascarpone Lattebusche, noci feltrine e miele di Apidolomiti. E il gelato alla noce con gli sponciotti dell’azienda La Fiorita. Il programma dei prossimi giorni prevede il gelato al Prosecco, il caramello salato, e il “tramonto sulle Tofane”, con latte, succo di sambuco dell’azienda La Giasena e salsa di fragole e ribes rosso. Ci sarà anche un gusto “dolce-salato” con formaggio Piave dop e pere spadellate. «Riproporremo a Sanremo il gusto rosa inventato alla Mig per il Giro d’Italia. E anche un esperimento, il gelato Sanremo in onore della città che ci ospita, con fiori edili dell’azienda bellunese Natura Alpina, la ricotta e piccoli frutti rossi» spiega Reato. «Sono onorato di rappresentare la mia provincia in questo contesto così prestigioso. Tutti stanno apprezzando molto il nostro prodotto».

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