I porno scambisti made in Belluno: ma sarà tutto vero?

BELLUNO. Ti conosco mascherina? Quando viene annunciata la diffusione di un film porno domestico, con attori della porta accanto (“Quei porno scambisti bellunesi”, con concittadini, pontalpini e...

BELLUNO. Ti conosco mascherina? Quando viene annunciata la diffusione di un film porno domestico, con attori della porta accanto (“Quei porno scambisti bellunesi”, con concittadini, pontalpini e feltrini), la domanda è sempre quella: saranno veramente loro? Perché quando lo vedo a comprare la gazzetta o la incrocio al banco di pane e latte, non mi sembra questa infaticabile sex machine. Soprattutto dopo la bufala di undici anni con "Casalinghe in umido" di Alex Asmara, che aveva promesso molto e mantenuto niente.

I tempi si sono evoluti, la trasgressione vuole un aggiornamento continuo e la Produzioni Valentino ci prova con il talento della regista Lucrezia F. Il lungometraggio sarebbe stato ultimato pochi giorni fa e sarà nelle edicole, a metà della prossima settimana, al prezzo di 16,90 euro.

Il cast del film. Nel 2001, Asmara aveva piazzato una bionda in ginocchio su un piatto di fagioli in umido, per la verità non con tutta questa classe e spacciato per bellunesi allupata umanità, raccolta sui mensili specializzati, di nome Lidia, Luana, Margherita, Giuseppe, Arturo, Pippo e Francesco. Ce ne fosse stato uno, magari non bellunese, ma almeno con un lontano parente di queste parti. Si erano arrabbiati tutti: dagli edicolanti, che non sapevano più come smaltire questo prodotto obiettivamente scadente, se confrontato con la celluloide americana, agli appassionati del genere, che non avevano potuto visionare materiale all'altezza dei loro sogni erotici.

Stavolta Lucrezia F. esibisce tre coppie scambiste: una di Belluno formata dalla trentaduenne impiegata Monica e dal trentacinquenne imprenditore Libero (non un nome diffusissimo, a meno che non sia una mail); una di Ponte con la ventottenne tirocinante Gisella e un rappresentante di 31 anni non meglio identificato e una di Feltre con la trentaquattrenne Linda , che opera nel settore sanitario, e il trentatreenne geometra Paolo. Bisognerà sentire che accento avranno, anche se i dialoghi non sono mai il pezzo forte, in questo genere di produzione e i sospiri sono un po' difficili da localizzare.

Ad ogni modo, il responsabile della produzione Marco Galimberti garantisce che «si tratta di persone del posto. Dopo averli trovati, li abbiamo lasciati liberi di esprimersi. L'unica precauzione è sempre quella: la mascherina, che garantisce un minimo di discrezione».

Le altre città. Il bello è che non mancano i precedenti e qualcuno si è incavolato davvero: nel catalogo, “Letti bollenti nel Biellese”, “Voglia di sesso nel Comasco”, “Le insospettabili signore di Sesto Fiorentino e Campi Bisenzio”, “Le porno mogliettine di Cesena e Savignano” e “Voglia di sesso nel Beneventano”.

E Lucrezia F.? Sarebbe una regista a tempo perso, tra un esame di giurisprudenza e l'altro.

Gigi Sosso

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