I profughi pusher restano dentro

Oggi il Riesame a Venezia però i domiciliari rimangono impossibili

FELTRE. Riesame sì, ma senza possibilità di lasciare il carcere. Oggi i due profughi nigeriani indagati per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, Kenneth Egbunu e Augustin Mike, saranno davanti al Tribunale del Riesame di Venezia, ma di speranze di avere i domiciliari non ce ne sono perché la cooperativa Dumia di Feltre non ha alcuna intenzione di riprenderseli e non è ancora stata individuata un’altra struttura in grado di ospitarli.

Lo sa bene il loro difensore Rech che sta ancora cercando una soluzione, dopo aver convinto i due a collaborare con la procura della Repubblica, nelle indagini svolte sul campo dalla Squadra mobile della questura di Belluno e relativa e una rete di spacciatori africani (anche gambiani), che rifornivano numerosi assuntori, soprattutto minorenni, nei giardini pubblici di Feltre. La collaborazione significherebbe parecchio, in funzione del patteggiamento della pena e della successiva espulsione dell’Italia, senza altra galera.

Ormai il programma di protezione internazionale se lo sono giocati e non potranno più usufruirne. Intanto, non ci sono novità su altri due indagati, che per ora sono riusciti a far perdere le proprie tracce. (g.s.)

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