I progetti Crepadona e Gesuiti saranno inviati appena pronti

Gli interventi di riqualificazione dei due palazzi sono in ritardo perché la Soprintendenza ha richiesto modifiche rilevanti Approvati altri cinque interventi 

belluno

I progetti esecutivi per la riqualificazione di Palazzo Crepadona e della chiesa dei Gesuiti saranno approvati e trasmessi alla Presidenza del Consiglio dei ministri «nel minor tempo possibile e comunque nei termini indicati nella richiesta di proroga». È scritto nelle due delibere approvate lunedì dalla giunta.

Sono solo due i progetti in ritardo, fra quelli presentati dal Comune. Quello relativo al restauro delle Gabelli, invece, è stato approvato nei tempi previsti dal cronoprogramma predisposto dal bando periferie. Lunedì la giunta ha approvato gli esecutivi, che vanno inviati a Roma, di cinque progetti: oltre alle Gabelli ci sono la ciclabile Antole-Casoni (500 mila euro), con la sistemazione del ponte romano; la Caserma Piave (1,3 milioni) per la quale è previsto il rinnovo della pavimentazione oltre a interventi sull’impianto di adduzione e smaltimento delle acque nere e bianche e sull’impianto di illuminazione nonché la realizzazione di opere a verde; il rifacimento del piazzale della stazione (805 mila euro); il Parco del Piave.

Quest’ultimo è un progetto molto corposo, da 5,3 milioni, che prevede opere per la sicurezza idraulica, la realizzazione di una spiaggia sul Piave, il parcheggio a ovest della Spes Arena, il sottopassaggio per accedere al parco fluviale, la ripavimentazione di via Lambioi, la realizzazione di un’area camper all’interno del parco Emilio, un percorso ciclopedonale in via Tiziano Vecellio.

Per la Crepadona e la chiesa dei Gesuiti, invece, ci sono delle parti progettuali da sistemare. La Soprintendenza ha chiesto di modificare i sostegni del tetto che andrà a coprire il chiostro della Crepadona, mettendo quattro sostegni al posto di quello singolo e centrale. Inoltre ha chiesto di eseguire un’indagine stratigrafica sulle murature e un controllo archeologico per le opere comportanti intacco del suolo. Gli incarichi sono stati affidati a fine luglio, ma ci vorrà del tempo per eseguire tutte le indagini e dunque non è possibile rispettare i termini della convenzione sottoscritta con la Presidenza del Consiglio dei ministri il 18 dicembre 2017. Il Comune aveva chiesto una proroga per la presentazione dei progetti esecutivi, con due note (l’ultima il 9 luglio), ma la risposta non è mai arrivata.

Stessa situazione per la chiesa dei Gesuiti: le prescrizioni impartite dalla Soprintendenza il 17 maggio 2018 hanno comportato una nuova progettazione degli impianti e l’interramento delle condotte, richiesto sempre dalla Soprintendenza, ha comportato la necessità di eseguire indagine geologiche e archeologiche e scavi archeologici. Gli incarichi sono stati affidati il 24 luglio, non appena il progetto esecutivo sarà pronto sarà inviato alla Presidenza del Consiglio dei ministri. —

A.F.



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