I progetti sono pronti giovedì 14 si inizia a parlare dei soldi

Gli impiantisti hanno fatto la loro parte e sarà Ski-Pass a disegnare le aree di arrivo, la palla passa al governo
Di Alessandra Segafreddo

CORTINA. Procedono gli iter progettuali per aprire i primi cantieri in pista in vista dei Mondiali di sci alpino del 2021. Le società impiantistiche di Cortina hanno finanziato i vari progetti di ampliamento dei tracciati per le gare e gli allenamenti. Giovedì prossimo, il 14 luglio, gli impiantisti incontreranno Paolo Nicoletti, amministratore delegato della Fondazione Cortina 2021 per fare il punto sulla situazione. «Giovedì discuteremo in merito alle varie esigenze che gli impiantisti hanno in vista dei Mondiali», spiega Enrico Ghezze, presidente del consorzio impianti a fune di Cortina, San Vito, Auronzo e Misurina. «Rispetto alle candidature precedenti», ammette Ghezze, «per questa si è deciso che i progetti relativi alle piste li facessero a loro spese le varie società impiantistiche. Mancava da definire chi progettasse le due aree di arrivo delle gare e abbiamo deciso che finanziasse i costi lo Ski-Pass. Ora la Fondazione deve studiare con il governo le formule di finanziamento delle varie opere. In primis andranno finanziati gli interventi sulle piste necessarie ai Mondiali, ma nel progetto noi abbiamo inserito una riqualificazione di tutto il comprensorio che da Cortina va ad Auronzo comprendendo San Vito e Misurina».

Abbandonata l'idea della Toni Sailer si è deciso che in Tofana ci sarà un miglioramento delle piste da sci alpino “A del Col Drusciè” e “B del Col Drusciè”. La Fondazione Cortina 2021 ha accolto la volontà degli impiantisti di abortire l'idea di creare la pista dedicata a Sailer, sul Drusciè, che era stato il cavallo di battaglia delle precedenti candidature di Cortina. La Sailer secondo le società impiantistiche era un tracciato troppo esposto al sole e di difficile gestione nel post mondiale. Si è quindi deciso di migliorare con piccoli movimenti di terra le due piste del Col Drusciè.

Sulla A si svolgeranno le gare di slalom e sulla B, dove sarà creata una pendenza adeguata, si alleneranno gli atleti. Si vuole poi realizzare la pista “Intermedia – Stries”, sempre in Tofana, che sarà raggiungibile dallo scalo della nuova cabinovia che, dalla partenza della Freccia nel Cielo, porterà al Drusciè. Alcune gare si terranno nell'area gestita dalla Ista che da sempre ospita la Coppa del mondo di sci femminile e qui è previsto un allargamento di un tratto della pista Canalone in Tofana. Nel dossier della candidatura è stato poi inserita la creazione di un nuovo tracciato in Cinque Torri che servirà come sede di allenamento.

La società Impianti Averau Srl vuole realizzare una pista dedicata allo scalatore ampezzano Lino Lacedelli, che il 31 luglio del 1954 conquistò la vetta del K2. Il progetto prevede una variante della pista principale da sci alpino denominata “Cinque Torri” a favore di una nuova porzione, la “Lino Lacedelli”. «La società Tofana», chiosa Ghezze, «ha predisposto una relazione generale su tutte le piste necessarie, compreso il collegamento funiviario tra Pocol e Cinque Torri finanziato con i Fondi per i Comuni di confine. Ora la Fondazione dovrà farci capire come arriveranno i finanziamenti e lavorare con i governo per snellire la burocrazia come è avvenuto a Bormio in occasione dei Mondiali».

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