I progettisti: pronti al confronto
BELLUNO. «Massima disponibilità al confronto e a trovare una soluzione che vada bene per tutti». Nicola D'Este è uno dei progettisti dello Studio Zollet che si è occupato delle centraline idroelettriche pensate dalla Reggelbergbau. La contestazione, nei confronti dei professionisti bellunesi, è stata molto dura: quando sono arrivati sono stati accolti da fischi e da cori di “Vergogna! Vergogna!”.
«È stata fatta una proposta progettuale e siamo qui per discuterla», ha spiegato D'Este, nell'atrio del municipio. A pochi metri di distanza continuava la protesta di alcuni attivisti. Questo progetto è osteggiato da tutti: cittadini ma anche le amministrazioni comunali interessate.
«Noi abbiamo fatto le nostre valutazioni in base alla normativa e riteniamo che questo progetto sia fattibile. In ogni caso, siamo qui per illustrarlo e valutare assieme la soluzione da adottare per la realizzazione dell'impianto. Possiamo discutere assieme ai soggetti interessati, per portare avanti un'iniziativa congiunta».
Un invito alla partecipazione al progetto?
«La società è disponibile al confronto con i Comuni e con i soggetti interessati».
C'è anche la disponibilità a modificare i progetti? «Se qualcuno ha suggerimenti, che siano però economicamente sostenibili, ben venga». I Comuni contestano anche il fatto di non aver potuto avere copia dei progetti. «C'è proprietà intellettuale sui progetti. Ma ai Comuni è stato detto che c'è disponibilità a confrontarsi. Noi abbiamo fatto questa proposta, siamo disponibili a trovare insieme una soluzione che vada bene a tutti».
Il progetto viene ritenuto impattante, visto che prevede la creazione di tre bacini artificiali lungo il corso del Piave nell'arco di 10 km. «L'impianto in progetto presenta alcuni vantaggi: innanzitutto non sono previste condotte, dunque non sarà sottratta acqua al fiume. Gli impatti saranno molto ridotti, anche in fase di cantiere».
Ma sono stati valutati gli impatti cumulativi, visto che parliamo di tre progetti? «In una seconda fase lo saranno. Oggi siamo al sopralluogo, che serve per verificare la concessione a derivare l'acqua per scopi idroelettrici. Nel corso della procedura di Valutazione di impatto ambientale saranno valutati anche gli impatti cumulativi».
Se l'aspettava un'accoglienza di questo tipo? «Avevo qualche sospetto. Ma ribadisco che siamo all'inizio della procedura, non c'è nulla di definito». (a.f.)
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