I ragazzi di Longarone si scusano, «ma campane zitte»
I giovani immortalati in atteggiamenti intimi in chiesa sono andati da don Gabriele: «Perdonati, ma serve un segnale»
LONGARONE. Tante scuse, ma le campane rimangono zitte. I ragazzi che sabato sera erano finiti nell’occhio della telecamera della chiesa del Michelucci, in atteggiamenti un po’ troppo affettuosi, sono andati ieri mattina a trovare don Gabriele Bernardi. Hanno chiesto scusa al parroco di Santa Maria Immacolata, ammettendo di aver esagerato e che l’anfiteatro dell’edificio sacro non era il posto giusto per mettersi a “limonare”. Erano in una decina abbondante e le loro scuse sono state accettate da chi conosce molto bene il valore del perdono, tuttavia il loro pentimento non è bastato a convincere il prete a togliere il silenziatore alle campane più solenni del paese in riva al Piave.
Quelle non torneranno in funzione fino a domenica, vorrà dire che i paesani dovranno farsene una ragione. Ma il giorno dopo una messa domenicale terminata con un messaggio perentorio, lo stato d’animo del sacerdote è un po’ più disteso: «I ragazzi si sono scusati per quello che è successo e li ho trovati talmente sinceri nel loro atteggiamento ché mi hanno come demolito. Non potevo non accettare le loro scuse, certo domenica ero arrabbiato, perché mi era appena capitato di visionare un filmato, che non c’entrava niente con un luogo sacro. Siamo stati giovani tutti, però bisogna capire che ci sono contesti particolari, nei quali certi atteggiamenti non possono essere graditi. È soprattutto una questione di rispetto».
I fedeli l’hanno anche applaudito, ma già il giorno dopo il paese si è inevitabilmente diviso tra quelli che hanno condiviso il suo atteggiamento e quelli che, invece, l’hanno definito un po’ troppo intransigente, perché in fondo “son ragazzi”: «Ho visto che tanta gente ha pensato male di scatenarsi su Facebook con commenti anche molto feroci nei miei confronti, ma non me ne curo. Ognuno può vederla come meglio crede, io rimango convinto del fatto che in un ambiente come quello della chiesa non ci si possa lasciar andare in quella maniera. Tanto più che in passato c’erano stati degli episodi di vandalismo, che poi sono quelli che mi hanno convinto a installare un sistema di videosorveglianza. Soltanto per caso, mi sono accorto di quello che era successo sabato sera, guardando le immagini. Non dirò mai con precisione di cosa si tratta, chiaro».
Le campane rimarranno zitte, dunque. Tra i vicini, c’è anche chi potrebbe prenderla come una buona notizia, non crede? «Quello che voglio dare è un segnale preciso. È successo qualcosa che giustifica questo tipo di decisione, di conseguenza tutto rimarrà fermo fino a domenica prossima».
Nessuna denuncia penale, in ogni caso. Non ci sono gli atti osceni in luogo pubblico: «Non ho presentato alcuna denuncia ai carabinieri. Quello che mi interessava era ricevere le scuse da parte dei ragazzi e l’ammissione che così non si fa in chiesa. Questo è puntualmente accaduto e allora succederà che quel filmato sarà distrutto dal sottoscritto, senza altre conseguenze che non siano il silenzio».
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