I rapporti col territorio diventano una delega della giunta provinciale

Bottacin presenta la sua squadra e parla delle priorità. Due donne nel gruppo, i referati più caldi alla Lega. Caccia e pesca sono separati per la prima volta dalla polizia
BELLUNO.
Operativi nel minor tempo possibile. Presentazione uffficiale, ieri, per la nuova giunta provinciale. Il presidente Gianpaolo Bottacin definisce la sua squadra “rappresentativa anche dal punto di vista territoriale” e annuncia il primo consiglio provinciale per giovedì prossimo, con un certo anticipo rispetto alla normativa: «Perché il capo dell’opposizione Sergio Reolon sarà assente dal 10 e mi sembrava indispensabile che lui ci fosse».


Le deleghe nel dettaglio. Il presidente Bottacin si occuperà di: difesa del suolo, politiche giovanili, polizia provinciale, protezione civile, project financing e della comunicazione. Giovanni Piccoli, vicepresidente, ha i referati a: politiche energetiche, rapporti con il territorio, bilancio, patrimonio e innovazione. Lorenza De Kunovich è delegata all’edilizia scolastica e allo sport. Daniela Templari ha le deleghe a cultura, minoranze linguistiche e pari opportunità. Stefano De Gan è assessore a personale, programmazione, politiche del lavoro, formazione, istruzione e società partecipate. Silver De Zolt si occupa di gestione faunistica, caccia, pesca e trasporti. Ivano Faoro ha le deleghe ad ambiente, viabilità e flussi migratori. Matteo Toscani è assessore a: agricoltura, attività produttive, turismo, parchi e riserve, Unesco, cooperazione, fondi e progetti comunitari. Bruno Zanolla lavorerà a: urbanistica, progettazione strategica, risorse idriche e politiche del sociale. Nel corso del tempo ci saranno progetti speciali che verranno attribuiti ogni volta ad assessori diversi, ma Bottacin intende avere un occhio su tutto.


La giunta sta valutando anche la possibilità di fissare mensilmente delle giornate di ricevimento col pubblico “in trasferta” nelle sedi provinciali di Feltre e Pieve di Cadore: «Spostare gli assessori per avvicinarli ai cittadini sarebbe interessante», dice il presidente.

Le novità più rilevanti, nella distribuzione delle deleghe, sono: la separazione tra polizia provinciale e settore caccia e pesca; la voce project financing e il referato ai rapporti con il territorio, che rivede il vecchio concetto di rapporti con gli enti locali: «Nella logica della sussidiarietà, per valorizzare le realtà locali e del volontariato». Bottacin parla dell’immediato e fa un cenno all’Unesco, rispondendo anche a chi ha polemizzato per la sua assenza a Siviglia: «Mi è parso doveroso che ci fosse l’ex assessore (Irma Visalli, ndr) e ho delegato Toscani perché non potevo assentarmi. Senza giunta ero l’unico a poter firmare qualsiasi atto, avrei bloccato la Provincia e c’erano questioni urgenti».


Tanto per fare un esempio uno dei problemi è Unico Studenti, l’abbonamento a prezzo vantaggioso ideato da Reolon e che Bottacin vuole mantenere, ma in questo momento pare che manchi la copertura economica. Il presidente annuncia, invece, scelte “difficili ma necessarie” sulle società partecipate, che potrebbero ridursi.

Ogni assessore ha poi accennato al proprio referato. Piccoli punta sul metodo: «La politica dell’incontro, il “con”, la concertazione». De Zolt segnala come prima urgenza quella dei treni; Toscani, carico di un discreto numero di deleghe impegnative sarà costretto a partire dall’Unesco; Templari pensa a sviluppare: «Le peculiarità culturali di ogni angolo nascosto della provincia»; De Kunovich inizierà dalla questione Gabelli; Faoro parla (senza meglio precisare) di una: «Linea sicura per lo smaltimento dei rifiuti» e del progetto strade sicure del presidente e De Gan ha tutta l’emergenza lavoro da prendere in mano. Zanolla, ieri assente per motivi di lavoro, definirà la questione Ptcp.

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