I regolieri bocciano tutto «La Talamini si dimetta»

VODO. L’assemblea vota contro tutti i tre punti proposti dalla presidente Gabriella Talamini all’assemblea della Regola Staccata di Vodo. I regolieri hanno votato contro anche all’approvazione dei...

VODO. L’assemblea vota contro tutti i tre punti proposti dalla presidente Gabriella Talamini all’assemblea della Regola Staccata di Vodo. I regolieri hanno votato contro anche all’approvazione dei verbali della seduta precedente.

Il 7 aprile il 65% dei regolieri aveva votato contro la proposta della Talamini di adire alle vie legali per chiedere al Tar che sospendesse la delibera del consiglio comunale sull’ascensore alla Casa della Regola. Talamini, ha impugnato ugualmente al Tar la delibera che ha stabilito che l’ascensore, così come progettato, non fosse un’opera di interesse pubblico. Il Tar, però, ha dato ragione al Comune e ha rigettato la richiesta di sospensiva. Domenica i regolieri non hanno approvato i verbali (di 50 presenti 29 hanno votato contro, 12 a favore e 9 si sono astenuti perché assenti la seduta precedente).

Il voto contrario è arrivato anche sui bilanci, sia a quello consuntivo che a quello di previsione, sebbene prevedano un utile. Il 65% dei regolieri è andato contro alla presidente, sfiduciando di fatto il suo operato. A fine seduta sono anche state chieste le dimissioni della Talamini.

«La situazione è sconcertante», ammette il regoliere Andrea Talamini, «in quanto la presidente ha completamente calpestato due principi inviolabili della Regola: lo statuto e la volontà dell’assemblea che è sovrana. L’assemblea aveva deliberato che non si dovesse innescare una causa contro il Comune, ma la presidente è andata avanti lo stesso. Il voto contrario ai bilanci non è sui conti; nessuno è entrato nel merito dei numeri, ma vuole ribadire che la democrazia nelle Regole deve venire al primo posto; è una bocciatura esplicita all’amministrazione della Regola fatta dalla presidente». I regolieri hanno ribadito più volte che si è «superato il limite» e non si può continuare così.

La Talamini, il cui mandato scade a dicembre, non ha rassegnato le dimissioni. «Ritengo tecnicamente ridicolo», ammette, «il voto contro un bilancio in attivo. Io resto soddisfatta di quanto ho fatto in questi otto anni. Ho sempre agito in trasparenza, mi sono assunta la responsabilità delle mie scelte. Nel ricorso al Tar per l’ascensore ho agito secondo l’articolo 22 dello statuto e l’iniziativa non ha gravato sui bilanci regolieri. Ho lavorato nell’interesse dell’Ente e dei regolieri. Alcuni di coloro che mi sono contro, sono persone che hanno da oltre 5 anni contenziosi in atto con la Regola, che stanno causando danni anche economici».

Alessandra Segafreddo

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