I ricordi della Grande Guerra

A Sappada sono ultimati i lavori di restauro sulle trincee, sopra il Calvi
Trincee restaurate e meta di turisti
Trincee restaurate e meta di turisti
SAPPADA.
Ultimati i lavori di restauro nelle trincee delle Grande Guerra sopra il Calvi. «Là si sentivano le cannonate»: così diceva la canzone degli alpini e, passeggiando tra le trincee rimesse a nuovo, pare ancora di sentire le cannonate che hanno sconvolto la vita dei paesi di montagna nella Grande Guerra. Grande interesse a Sappada sui percorsi della prima guerra mondiale.  «Sono stati di recente ultimati i lavori sulle trincee in quota e in paese - dice l'assessore Manuel Piller Hoffer - Questo ideale percorso è arricchito da Piccolo Museo della Grande Guerra. Vorrei ringraziare i due curatori e fondatori del Museo Emanuele Pachner e Francesco Casanova ed anche Edoardo Fontana per il suo impegno straordinario che consente l'apertura del Museo tutti i giorni».


Ma torniamo al lavoro sulla trincea della guerra.  «Il lavoro eseguito completa il progetto avviato in passato. Nel primo stralcio è stato sistemato il "Sentiero della Grande Guerra" che dal bivio per il rifugio Calvi porta ai fortini posti nelle vicinanze del rifugio. Nel secondo stralcio, ultimato qualche settimana fa, i servizi forestali hanno pulito tutte le gallerie, realizzato le stradine di collegamento e messo le protezioni ai fortini della zona del rifugio».  Per spiegare ai visitatori il percorso «verranno poi installate delle bacheche che descrivono i luoghi nel periodo della Grande Guerra. Un ringraziamento va ai servizi Forestali e a tutti gli operai che hanno fatto il lavoro e che in questi giorni stanno facendo una serie di manutenzioni e pulizie sul nostro territorio. Invito tutti a visitare "Il Piccolo Museo della Grande Guerra" ed anche lo stupefacente spettacolo della trincea rimessa a nuovo».  Il museo della grande guerra di Sappada (www.ilpiccolomuseodellagrandeguerra.it) è un piccolo edificio decorato con splendidi murales che si trova in paese nella gola del rio Mulbach poco dopo le cappellette del Calvario e prima delle cascate del Rio Mulbach.  «Ogni anno noi aggiorniamo gli oggetti e l'allestimento del museo», spiega Emanuele Pachner, «che testimonia anche di quanto Comelico e Sappada siano stati coinvolti nello spostamento del fronte». 


Proprio nei lavori alla trincea sopra il rifugio Calvi sono stati trovati alcuni oggetti che sono ora esposti al museo. Molti degli oggetti esposti vengono infatti dal territorio del Comelico e Sappada, anche se negli anni, il museo è stato fondato nel 2002, la collezione si è ampliata.  «Va detto che anche noi abbiamo un alpino che con incrollabile passione», conclude Emanuele Pachner, «questo alpino è stato anche il postino di Sappada e ci consente l'apertura del museo martedì e venerdì dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 19. Edoardo Fontana di fatto tiene il museo aperto tutti i giorni per i moltissimi visitatori che lo ospitano. Per noi Edoardo è l'anima di questo piccolo, ma credo importante, museo».

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