I ricordi di Pierobon e Bubacco

«Un onore allenare quei ragazzi un po’ birichini, avevano valore morale e calcistico»

ALPAGO. «Il leader di quello spogliatoio? Bè, proprio Gastone Bortoluzzi su tutti. A livello di goliardia e leadership sapeva trascinare tutti noi compagni. Ma pure Paulon e lo stesso Eros Prest non erano da meno. Più in generale, si trattava davvero di un gruppo super, che fin dal primo giorno dimostrò grande compattezza».



A dirlo è mister Charlie Pierobon, naturalmente all’epoca giocatore e pedina preziosa dell’Alpago 87. Di tempo ne è passato veramente parecchio, eppure diventa difficile dimenticare quanto vissuto allora…

«Ci fu quel calo a metà stagione, eppure riuscimmo a restare in corsa e nella volata finale trovammo il modo di conquistare il terzo posto che ci proiettò in Promozione. Indimenticabile il pomeriggio al Polisportivo di Belluno, con le tribune gremite di nostri tifosi e quella vittoria 1-0 firmata dall’attuale sindaco di Tambre Oscar Facchin».

Mister… social. Ha invece affidato ad un commento su facebook il proprio pensiero mister Giovanni Bubacco. All’interno dell’evento facebook creato per pubblicizzare la nostra serata del 25 maggio, l’indimenticato portiere del Belluno ha così sintetizzato quella stagione.

«Evidentemente per me è stata una fortuna trovare dei dirigenti e collaboratori sempre vicini alla squadra e dei ragazzi un po’ birichini che, dopo una cura di fiducia, hanno dimostrato tutto il loro valore calcistico e morale in quei tre anni vincenti».

A Bolzano Bellunese avrà tempo e modo di riabbracciare molti di loro, mentre Charlie Pierobon sottolinea quali siano state le mosse vincenti dell’allenatore.

«Ha da sempre lavorato sul trasmettere un certo tipo di professionalità che avevamo iniziato a ricevere già da Livio Gallio. D’altronde lui proveniva da esperienze importanti e ci insegnò molto riguardo la costanza negli allenamenti e così. Si occupava di tutto l’allenamento da solo, a quell’epoca non esistevano le figure dei preparatori e quant’altro. È stato bravo ad adattarsi all’ambiente e ad una società che a quei tempi stava bene pure dal punta di vista economico. Inoltre gli do pienamente ragione quando parla dei dirigenti e collaboratori: sapevano assolutamente cosa fare e come farlo. Al giorno d’oggi, invece, credo si tenda a parlare troppo e badare poco al sodo». (dapo)
 

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