«I rumori? Pensavamo fosse papà»
PONTE NELLE ALPI.
Subire un furto già comporta uno choc. Se poi i ladri girano indisturbati per casa mentre le persone stanno riposando tranquille, dalla rabbia per la privacy violata si arriva alla paura. È quella che ha provato la famiglia Rualta, vittima di uno dei tre furti che hanno interessato Polpet. «Eravamo in camera, al piano di sopra», racconta Claudia, una delle due figlie. «Io e mia sorella abbiamo sentito dei rumori attorno all’1 e mezza, lei è anche uscita dalla stanza e ha visto che c’erano le luci accese in salotto. Ma ha pensato fosse nostro padre».
La famiglia Rualta vive in via Borgo Rivinal. La casa si affaccia su una corte che dà accesso anche ad altre abitazioni. I ladri sono entrati facendo un foro nel montante della finestra e riuscendo così a forzarla. Una volta in soggiorno, si sono impossessati delle borse (poi abbandonate nel giardino dei vicini), di un paio di occhiali e di un giubbotto.
«Per non farsi vedere hanno anche svitato la lampadina che c’è all’ingresso», continua Claudia. «In casa non hanno lasciato confusione, ma quando ci siamo accorti di cosa fosse successo ci siamo spaventati. Meno male che non sono saliti al piano di sopra».
Ad accorgersi del furto, alle 2 del mattino, è stato il padre di Claudia. È sceso in salotto, ha visto che mancavano le borse e che la finestra era aperta e ha chiamato i carabinieri. «Ci sentiamo violati, hanno toccato le nostre cose, sono entrati in casa nostra», conclude la ragazza, scossa.
Dopo aver fatto razzia nelle case di Polpet, i ladri si sono spostati in viale Cadore. Sono entrati in una casa forzando una finestra, ma sono stati messi in fuga dal cane. Il pastore tedesco stava probabilmente dormendo quando si è trovato davanti degli sconosciuti. Ha difeso la casa e i suoi abitanti costringendoli a scappare, dalla porta. Erano circa le 4 del mattino, i carabinieri sono stati chiamati subito ma dei ladri non c’era già più traccia. Per entrare in casa uno dei malviventi si era tolto le scarpe e le aveva abbandonate all’esterno. La proprietaria le ha ritrovate in mattinata, i carabinieri le hanno repertate come prova. (a.f.)
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