I sindaci bellunesi ottengono da Venezia il rinvio del parere

BELLUNO. Risultato positivo per i sindaci scesi a Venezia per discutere sul piano socio-sanitario: gli amministratori bellunesi, infatti, hanno ottenuto il rinvio del parere, che era stato chiesto...

BELLUNO. Risultato positivo per i sindaci scesi a Venezia per discutere sul piano socio-sanitario: gli amministratori bellunesi, infatti, hanno ottenuto il rinvio del parere, che era stato chiesto dalla Regione, la quale incontrerà la prossima settimana le Conferenze dei sindaci di tutto il Veneto per l’illustrazione del piano. Un rinvio dettato da motivi tecnici.

A comunicarlo sono Jacopo Massaro e Paolo Perenzin, rispettivamente presidente e vicepresidente della Conferenza dell’Usl 1 Dolomiti.

«Non appena ricevuta la convocazione da parte della Regione», spiega Massaro, «abbiamo subito inviato una lettera a Venezia, spiegando che non era possibile fornire un parere sul piano, poiché mancavano e mancano tuttora i presupposti. Innanzitutto, non ci è stato ancora illustrato il piano, inoltre non è ancora stata costituita la Conferenza Regionale Permanente per la programmazione sanitaria e socio-sanitaria», prosegue il primo cittadino del capoluogo bellunese.

Il risultato è significativo: «Siamo stati convocati per mercoledì a Montecchio, per l’illustrazione del piano socio-sanitario», precisa il sindaco Perenzin, presente all’incontro, « nel frattempo si procederà all’istituzione della Conferenza Regionale Permanente».

Su una cosa, però, i primi cittadini non mollano: senza il parere dei sindaci, il piano non può andare avanti. «Il parere della Conferenza Permanente ha pari dignità della Quinta commissione Sanità in Regione, non si può pensare che il nostro ruolo sia solo quello di essere ascoltati in audizione in Commissione: la Conferenza Permanente ha un ruolo attivo in questo processo, senza il suo parere l’iter del piano non può proseguire», conclude Perenzin.

Per il parere sul piano, ci sarà poi da attendere l’esito della Conferenza dei sindaci bellunesi.

«Una volta che la Regione ci illustrerà il piano», conclude allora Massaro, «lo porteremo davanti all’esecutivo, ne discuteremo, e solo una volta avuto il mandato dai sindaci potremo esprimere un parere definitivo». —

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