I sindaci chiedono garanzie sui servizi e sulle loro risorse

Lo faranno oggi durante l’audizione in Commissione veneta per un confronto sulle schede ospedaliere e territoriali
Di Paola Dall’anese
Massaro incontra i cittadini a Tisoi
Massaro incontra i cittadini a Tisoi

BELLUNO. Policentricità e rete dell’urgenza-emergenza garantita non solo sulla carta ma anche di fatto.

Saranno queste alcune delle richieste che il primo cittadino di Belluno, Jacopo Massaro in qualità di presidente della Conferenza dei sindaci dell’Usl n. 1 e l’assessore comuale di Cortina, Giovanna Martinolli, presenteranno questa mattina nel corso dell’audizione in 5ª Commissione regionale. Commissione che è stata indetta per un confronto col territorio sulle schede ospedaliere approvate un mese fa dalla giunta veneta.

Ieri mattina i sindaci dell’Usl n. 1 si sono ritrovati per analizzare pro e contro della programmazione territoriale prevista da Venezia, alla presenza di tutta la direzione strategica dell’azienda sanitaria a partire dal dg Faronato, dal direttore sanitario Martello e da quello sociale Stecchini.

Sono molti i dubbi e le perplessità che sono emersi tra gli amministratori, che hanno rivendicato ancora una volta la necessità di garantire uguali servizi tra la parte alta e bassa della Regione e soprattutto che tutti i servizi previsti nelle schede vengano poi finanziati. A tal proposito il sindaco Massaro ha evidenziato come alcune province parlino spesso di introdurre i costi standard, cosa che sarebbe deleteria per la montagna.

Ma il problema di fondo è tutto interno al territorio dove, come molti sindaci hanno sottolineato ieri, i residenti si sentono quasi privati dei servizi essenziali.

«Evidenzieremo che una chirurgia attiva solo in day surgery a Pieve di Cadore non garantisce un servizio di emergenza sulle 24 ore, che manca l’auto medica notturna ad Agordo e che se il San Martino è un ospedale hub allora non può non avere un primariato per radioterapia, per dermatologia e per la medicina nucleare, a fronte anche di spese di investimento sulle attrezzature fatte negli anni che ci rendono competitivi», sottolinea Massaro il quale evidenzia anche un basso numero di posti letto per la pneumologia.

In primo piano c’è poi la questione del Codivilla Putti. «Chiediamo alla Regione di fare chiarezza in merito alla sua organizzazione pubblica o privata e che in ogni caso vengano garantiti tutti i servizi a cominciare da quelli di emergenza per i residenti ma anche per i turisti».

Inoltre, vista la complessità degli argomenti, la Conferenza dei sindaci bellunesi chiederà alla 5ª Commissione di concedere all’Usl 1 di posticipare la consegna dell’atto aziendale a dopo il 31 agosto «per poter discutere con calma e per bene tutti i problemi relativi alla organizzazione delle strutture intermedie sul territorio».

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