I sindaci chiedono un anno per poter verificare la norma

BELLUNO. «Per l'entrata a regime della riforma della sanità si attenda almeno un anno, per permettere eventuali approfondimenti». Lo hanno chiesto martedì i sindaci riuniti nella Conferenza...

BELLUNO. «Per l'entrata a regime della riforma della sanità si attenda almeno un anno, per permettere eventuali approfondimenti». Lo hanno chiesto martedì i sindaci riuniti nella Conferenza permanente in Regione durante la discussione del disegno di legge 23 che riforma interamente la sanità veneta, a cominciare dalla fusione delle aziende e dall'istituzione dell'azienda zero.

Martedì per il territorio bellunese c'erano i sindaci di Agordo, Sisto Da Roit e di Santo Stefano, Alessandra Buzzo al posto del collega Massaro impegnato nel capoluogo, e il primo cittadino di Feltre, Perenzin.

Al termine della discussione, si è concordato di stilare un documento che raccolga tutte le richieste venute dai territori che sarà poi presentato alla Quinta Commissione a novembre. «Si è ribadita l'importanza del ruolo del direttore dei servizi socio-sanitari per i territori», rendicontano Buzzo e Da Roit,«si è chiesto di capire quali sono i risparmi di questa operazione. Abbiamo ribadito che l'azienda zero deve avere un aspetto di programmazione a livello “alto”, così da lasciare una discrezionalità decisionale alle singole Usl».

I sindaci hanno chiesto che venga dato un anno prima dell'entrata in vigore dell'eventuale nuova legge per avere il tempo di studiare meglio gli ambiti ottimali per i confini delle aziende sanitarie perché non sempre, come è stato ribadito su più fronti e da diversi sindaci, l'ambito provinciale sembra quello più corretto.

Al termine dell'incontro è stato richiesto al gruppo di lavoro di definire i confini ottimali delle aziende sanitarie, «tenendo conto della geomorfologia, della viabilità, della tipologia dei pazienti», dicono i primi cittadini. «Abbiamo chiesto inoltre di avere la possibilità di avere due Usl per provincia». Il documento dovrà essere comunicato in breve tempo in Quinta commissione.

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