I sindaci infuriati: "Trovate i soldi per la variante di Longarone"

«Adesso basta, è ora di pensare a forme forti di protesta», dice deluso il sindaco di Longarone Roberto Padrin e il suo collega di Castellavazzo Franco Roccon aggiunge: «Cosa dobbiamo fare ancora per spiegare che quella variante è la priorità? Gli enti locali devono scendere in strada e bloccare l’Alemagna?»
BELLUNO.
«Sì è vero, l’Anas ci ha detto che i soldi per Longarone non ci sono mai stati», la conferma è del presidente della Provincia Gianpaolo Bottacin, ma ai sindaci interessati la notizia, insieme a quella dell’affossamento del progetto di prolungamento dell’autostrada, arriva a sorpresa e ben poco gradita. «Adesso basta, è ora di pensare a forme forti di protesta», dice deluso il sindaco di Longarone Roberto Padrin e il suo collega di Castellavazzo Franco Roccon aggiunge: «Cosa dobbiamo fare ancora per spiegare che quella variante è la priorità? Gli enti locali devono scendere in strada e bloccare l’Alemagna?». I Comuni, a questo punto, chiedono un tavolo urgente: «Ci dicano la verità».

Il sospetto che i soldi per la variante non ci fossero, era forte, ma a questo punto Padrin chiede una soluzione in tempi brevi. «Abbiamo avuto pazienza e fiducia», dice il sindaco, «abbiamo aspettato che si decidesse se era più opportuno fare la variante o il prolungamento dell’autostrada. Alla fine tutti si sono focalizzati su questa seconda ipotesi, l’assessore regionale Chisso è sempre apparso molto determinato nel dire “si farà” e noi abbiamo accolto la sua strategia». Longarone ha anche partecipato alla costruzione di un percorso condiviso. Le ultime riunioni sul prolungamento dell’autostrada risalgono a un mese fa: «Siamo andati in Provincia a discuterne insieme agli altri Comuni, ci hanno chiesto di fare le osservazioni, le abbiamo fatte, ma adesso siamo alle solite. Della variante di Longarone si parla da anni», dice ancora Padrin, «ogni volta sembra di essere lì lì e poi salta tutto. A questo punto vogliamo sapere di che morte morire e se dobbiamo tenerci la statale così com’è. Cosa intendono fare i nostri parlamentari a Roma? Prendo atto con delusione che nessuno sta dimostrando la determinazione necessaria a risolvere un problema che non è solo di Longarone: tra pochi giorni», ricorda il sindaco, «ricominceranno i soliti problemi di traffico e di code chilometriche. Siamo delusi, e forse è ora di pensare a forme forti di protesta».

E’ d’accordo anche Roccon: «E’ necessaria una riunione urgente tra tutti gli attori istituzionali. Dopo il Col Cavalier, ormai in cantiere, la variante di Longarone è il nodo principale di questa provincia. Non vogliamo più sentire proclami su grandi opere, in questo momento è necessario risolvere i problemi locali di questo territorio». Anche Castellavazzo ha partecipato alle riunioni sul prolungamento della A27: «Siamo sempre stati fiduciosi nell’attività della Regione e dell’assessore Chisso», dice ancora Roccon, «ma a questo punto crediamo che giunto il momento di dar corso agli accordi presi dalla Regione con gli enti locali. Vogliamo tornare al tavolo e sapere la verità. I proclami siano seguiti da azioni concrete».

Bottacin torna sulle riunioni fatte in Provincia per il prolungamento della A27: «Sono state conseguenti alla delibera regionale, noi dovevamo raccogliere le osservazioni e mandarle in Regione e così abbiamo fatto. Venezia ha sempre puntato sul prolungamento dell’autostrada, ma tutti i difetti di sostenibilità finanziaria di quel progetto sono noti da tempo». Sulla variante di Longarone Bottacin aggiunge: «Sollecito i parlamentari bellunesi ad andare all’Anas a trovare i soldi».
© RIPRODUZIONE RISERVAT

Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi