I sindaci: «La laminazione è inutile»

Lago del Centro Cadore, vertice in Commissione ambiente per chiedere che la procedura venga eliminata

CADORE. La procedura di laminazione del lago del Centro Cadore è sostanzialmente inutile. Detto in termini non tecnici, il suo svuotamento non è funzionale, sia per la non economicità che per gli effetti negativi che ha sul lago stesso e anche sul Piave. Lo hanno ribadito gli amministratori presenti ieri a Venezia alla Commissione tecnica regionale ambiente, alla quale è stato consegnato un documento contenente osservazioni e richieste dei sindaci dei Comuni interessati. «Il territorio ha detto chiaramente che la funzione di invaso di piena non è funzionale ed è inutile», spiega Luca De Carlo, primo cittadino di Calalzo e presidente dell’Unione montana Centro Cadore, a Venezia con Mario Tremonti, sindaco di Lorenzago, il delegato per Pieve Renato Paludetti e l’ingegnere Giovanni Maria Susin, autore della relazione tecnica che era stata inviata nei mesi scorsi ad autorità di bacino regionali, direzione Difesa del suolo, Genio civile di Belluno e Università di Padova. «L’inutilità è dimostrata anche dal fatto che la Commissione ha deciso di far slittare l’inizio dello svuotamento dal 20 agosto al 17 settembre. Se fosse una procedura così indispensabile non potrebbero procrastinarla».

Insomma, quello che chiedono i sindaci non è semplicemente lo slittamento, ma l’eliminazione della procedura di svuotamento. E proprio ieri hanno presentato a Venezia una seconda istanza: «La convocazione di un tavolo tecnico per avviare un ulteriore approfondimento», dice ancora De Carlo, «tanto più che la relazione della Regione che evidenzierebbe elementi e posizioni favorevoli al mantenimento del provvedimento che attribuisce le funzioni di laminazione all’invaso è lacunosa e non si riesce a comprenderne il fondamento scientifico».

«Il presidente della Commissione tecnica ambiente ha accolto il nostro invito», continua, «e ha stabilito che il prossimo tavolo dovrà essere convocato entro 30 giorni. Siamo forti nella convinzione che la laminazione non serve a nulla e ci battiamo non usando la demagogia, ma prove circostanziali». Nel documento presentato ieri sono infatti contenuti alcuni stralci delle conclusioni del documento redatto dal Dipartimento di ingegneria civile, edile e ambientale dell’Università di Padova, a firma di Luigi D’Alpaos e Luca Carniello. Ma anche il parere espresso dell’ente gestore dell’invaso (Enel Produzione Spa) che, con una missiva trasmessa a novembre 2014 alla Regione, confermava gli aspetti negativi prodotti dalla laminazione. Non mancano i riferimenti alla relazione tecnica dell’ingegner Susin e alcune riflessioni che mettono in luce come l’attività di svaso produca una vera e propria devastazione paesaggistica.

Per la tutela del lago i sindaci hanno deciso qualche mese fa di istituire negli uffici dell’Um un osservatorio permanente. «Dopo l’incontro che si terrà tra meno di mese», conclude De Carlo, «valuteremo la questione del risarcimento danni (avvocato Rocco Bianco) ambientali e per i mancati introiti turistici».

Martina Reolon

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