I sindaci pronti al confronto con sindacati e cittadini
BELLUNO. Sindacati e comitati dei cittadini potranno, anzi dovranno dire la loro in merito al documento su cui sta lavorando l’esecutivo della Conferenza dei sindaci dell’Usl 1 insieme con altri primi cittadini che fanno parte del gruppo di lavoro.
La volontà di avere la maggiore condivisione possibile su questo testo è manifestata direttamente da Jacopo Massaro, presidente della Conferenza. Ieri il sindaco di Belluno, insieme agli altri colleghi, ha lavorato per approfondire meglio alcuni temi contenuti nel Piano socio sanitario che la Regione Veneto intende approvare entro l’estate, documento che governerà la sanità da qui ai prossimi cinque anni.
Un Piano che, secondo gli amministratori bellunesi, non porterà nulla di buono alla montagna. Ed è per questo che già da un mese sono iniziati gli incontri tra i primi cittadini per redigere un documento condiviso dalla maggior parte del territorio, che contenga le indicazioni sul modello di sanità di montagna necessario a chi ci abita. Il testo sarà poi presentato a palazzo Balbi, in particolar modo in Quinta commissione, perché venga recepito. L’obiettivo è modificare modificare il Piano stesso.
«Stiamo procedendo bene», commenta Massaro, al termine dell’ennesimo incontro del gruppo di lavoro. «Stiamo facendo un ottimo lavoro su questo fronte e devo ammettere che ci sono i presupposti per un risultato molto positivo. Anche ieri», prosegue il primo cittadino del capoluogo, «ci siamo trovati per analizzare nel dettaglio alcuni punti del Piano socio sanitario, così da entrare direttamente nel merito di cosa chiederemo per la sanità del nostro territorio. Lo scopo di questi incontri è quello di giungere ad emendamenti puntuali su ogni singola voce del Piano regionale».
Gli obiettivi che i sindaci si sono prefissati sono quelli di garantire il presidio del territorio e di migliorare la rete dell’urgenza-emergenza medica, anche ricorrendo a servizi di consulenze specialistiche all’interno del pronto soccorso. A questo si aggiunge anche la volontà di un forte rafforzamento dei servizi sul territorio. «Ma», conclude il sindaco Jacopo Massaro, «vogliamo anche porre l’attenzione sulla necessità del confronto con le parti sindacali e con i comitati dei cittadini. Confronto che con questi ultimi potrebbe già avvenire domani (oggi per chi legge, ndr). Così potremo concludere un iter di partecipazione molto importante, un iter pensato per avere tutto il territorio (o la maggior parte di esso) unito con convinzione intorno ad un modello unico di sanità». (p.d.a.)
©RIPRODUZIONE RISERVATA.
Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi