I sindaci: un pedaggio per entrare in Cansiglio
TAMBRE D'ALPAGO. L'eccessivo traffico, soprattutto se disordinato (in particolar per quanto riguarda i parcheggi a go-go), rischia di compromettere gli ambienti più sensibili e fragili, come la foresta del Cansiglio. Ed ecco che, come per i passi dolomitici si supplicano misure di contenimento e come per la Valvisdende le Regole hanno introdotto tariffe di parcheggio, i sindaci dell'altopiano del Cansiglio, propongono l'introduzione di un pedaggio.
L'idea, coltivata da tempo, è stata formalizzata ieri da Oscar Facchin, sindaco di Tambre, ed è pienamente condivisa da Laura Buso, prima cittadina di Fregona, e dal nuovo sindaco del Comune di Alpago, Umberto Soccal. «Ben vengano i turisti sull'altopiano del Cansiglio, ma come amministrazioni comunali non possiamo accettare il disordine che oggi si verifica nei parcheggi, ad ogni angolo della foresta, peraltro non organizzato», afferma Facchin.
Sotto accusa l'ente “Veneto agricoltura”, che gestisce il demanio regionale all'insegna di una conservazione che i pubblici amministratori non gradiscono. L'Ente, grazie al pressing dei sindaci, ha ricevuto anche due anni fa ben 200 mila euro per sistemare il camper service al centro del Cansiglio, «ma da due anni non ha mosso un dito», mentre la stessa azienda parte con i lavori di recupero (per 600 mila euro) dell'ex hangar della guerra fredda «che al territorio non serve o, comunque, non è così urgente come i parcheggi».
Non ci sono tutte le risorse per distribuire nel territorio aree di parcheggio attrezzate del minimo confort e per asfaltare le strade a rischio caduta di Campon verso il vivaio e di Vallorch. Ecco la preoccupazione che allarma i sindaci, ma questi una proposta ce l'hanno. «La Regione ci permetta d'introdurre un pedaggio di 2 euro, al limite anche un euro, con ingresso alla Crosetta e a Campon», suggerisce il sindaco Facchin. «Sono sicuro che quelle risorse sarebbero sufficienti per rendere più accogliente la piana e se il turista trovasse un minimo di servizi, con panche e tavole disseminate all'ombra dei faggi, sarebbe ben contento di pagare».
A questo punto s'inserisce Lino Azzalini, presidente dell'Associazione dei cimbri, rilanciando la prospettiva del ripristino del treno che attraversa il Cansiglio, come accadeva un tempo per il trasporto del legname. «Abbiamo fatto un po' di conti e basterebbero pochi milioni. La foresta, una delle meglio protette d'Italia, diventerebbe in questo modo un'attrazione unica sul piano della godibilità».
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