I sub cercano Zanolli nel lago di Pontesei
FORNO DI ZOLDO. Dario Zanolli non si trova. Neanche nel lago di Pontesei. Ieri i vigili del fuoco l’hanno cercato con i sommozzatori arrivati da Vicenza, i soccorritori fluviali di Belluno e i volontari di Forno, ma dell’ex gelatiere e amministratori di Forno di Zoldo nessuna traccia. Nel pomeriggio le ricerche si sono interrotte, anche su indicazione dei carabinieri. La zona in cui cercare era stata indicata proprio dai militare dell’Arma: quella in cui il Maè diventa lago. Scandagliata una trentina di metri del fondale. Niente di niente, neanche un indizio che poi una prova.
Il sessantanovenne di Campo non dà notizie di sé ormai da domenica scorsa. Ex imprenditore nell’attività più diffusa nell’area, impegnato anche nella Famiglia ex emigranti, ha lasciato la macchina nel parcheggio appena dopo il distributore di benzina dell’Eni, all’uscita del paese, dove parte un sentiero che conduce a Col Marsanc. Una strada percorsa chissà quante altre volte per un’escursione o per andare a cercare funghi.
L’allarme è scattato giovedì mattina dalla sua abitazione di via dei Sassi nella frazione di Campo. La ricerca dell’ex gelatiere è cominciata proprio da questa località, una volta capito che non era da qualche parente o amico. Non per farne una colpa a qualcuno, ma forse la preocccupazione è nata con un po’ di ritardo e, di conseguenza, le ricerche.
Già in passato Zanolli, grande appassionato di montagna e di camminate, si era allontanato per un certo periodo, ma aveva fatto poi ritorno alla sua abitazione. Domenica era partito da casa, come al solito e nessuno avrebbe mai immaginato di non rivederlo per tutto questo tempo. In paese, si sono diffuse voci spesso anche contrastanti di un ritrovamento o addirittura di un improvviso espatrio in Bulgaria.
Gigi Sosso
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