I telefonini degli ultras confermano le indagini oggi i ferraresi a Roma

Gli esami stanno evidenziando l’appuntamento in Cadore La trasferta non è stata vietata nonostante i 35 Daspo

AURONZO

Rissa via messaggini. Non ci sono ancora le trascrizioni precise sulle scrivanie della Procura della Repubblica di Belluno, ma secondo le prime indiscrezioni l’esame dei telefoni cellulari sequestrati agli ultras di Lazio e Spal starebbe confermando i primi risultati delle indagini svolte dalla polizia di Belluno, sugli scontri del 28 luglio, ad Auronzo. Gli Irriducibili laziali e quelli della Curva Nord spallina si erano dati appuntamento alle porte del paese, poche ore prima dell’amichevole di preparazione al campionato di serie A allo stadio Zandegiacomo, solo per darsele. Non per la partita.

Gli ultrà capitolini erano in netta minoranza e gli accertamenti sul loro materiale saranno senz’altro più veloci, a cura della Digos di Roma. Più tempo per i ferraresi, che erano più del doppio, a bordo di un paio di pulmini. Nonostante questo preoccupante precedente estivo ripreso da un auronzano con lo smartphone, agli emiliani non è stata vietata la trasferta a Roma per la partita delle 12.30, allo stadio Olimpico. C’è un piano di sicurezza illustrato l’altro giorno dal questore romano Guido Marino e ne arriveranno circa 500, con quattro corriere, alcuni pulmini e auto private. I mezzi dovranno essere parcheggiati nel settore Sud dello stadio, quello riservato abitualmente ai romanisti.

Entrambe le tifoserie saranno osservate speciali da parte delle forze di polizia. Attenzione particolare per gli ultras colpiti dal Daspo, proprio per gli incidenti avvenuti in Cadore. All’inizio, c’erano nove laziali e 23 ferraresi, ma nel corso delle indagini sono stati identificati altri tre esponenti della seconda fazione, perquisiti e denunciati per le stesse ipotesi di reato di rissa e lesioni aggravate, oltre che danneggiamento pure aggravato. Un rapido conto, per dire che in almeno 35 non potranno farsi vedere in gradinata, perché sottoposti al provvedimento amministrativo firmato dal questore di Belluno, Lucio Aprile.

A fine luglio, i primi scontri erano avvenuti davanti all’Hostaria di via Cella, poi i laziali hanno cercato vendetta di fronte al bar Ottavo Nano, dopo la fine della partita vinta per 3-0 con reti di Immobile, Caicedo e Rossi . —



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