I veneziani portano in provincia gli amanti della storia
BELLUNO. “Dolomiti, scrigno di civiltà” è l’emblematico titolo scelto dall’Agenzia Viaggi Rallo di Mestre per promuovere il primo itinerario archeologico attraverso la provincia di Belluno. Presentato e pubblicizzato a Tourisma e alla Bit di Milano, è stato accolto con particolare interesse dagli operatori dei paesi nordici, oltre che da quelli tradizionali di Francia, Germania e Regno Unito.
L’importante iniziativa di promozione di una delle nostre irripetibili risorse si è potuta varare grazie alla Fiera Fantastiche Dolomiti a Longarone Fiere. Dall’incontro con il titolare dell’Agenzia Viaggi Rallo, Vittorio Russo, organizzatore da oltre un quarto di secolo de “I Viaggi di Archeologia Viva” per l’omonima rivista della Giunti Editore, è scaturito l’ambizioso progetto di far conoscere al mondo del turismo colto e sostenibile alcuni siti archeologici del territorio dolomitico. È nato cosi il primo itinerario particolare che avrà il suo battesimo con un tour di quattro giorni, guidato da uno studioso locale, dal primo al 4 giugno: partirà da Belluno per toccare poi Pieve di Cadore e Lagole, Selva di Cadore e concludersi a Mel. Questo tour verrà riproposto con partenza da Venezia il 13 luglio, il 12 agosto e il 7 settembre.
I partecipanti hanno l’opportunità di scoprire paesaggi affascinanti e siti unici che coprono periodi che vanno dalla preistoria alla storia, con espressioni artistiche e reperti che toccano il mesolitico, l’età del Bronzo, quella del Ferro sino all’età romana e l’alto medioevo, racchiusi negli ambienti dolomitici, patrimonio Unesco.
Si inizierà con Belluno punto base dell’itinerario. La “città splendente” dei Celti, poi municipio romano, con innumerevoli testimonianze e reperti visibili nel Museo civico di Palazzo dei Giuristi, quindi il centro della città con i suoi edifici che, fondendo forme architettoniche nordiche al gotico veneziano, generano un effetto unico. La cattedrale barocca con la facciata incastonata da resti architettonici alto medievo, con il suo campanile a cipolla e la cupola sormontata dall’angelo che la tradizione attribuisce ad Andrea Brustolon, famoso scultore e “figlio” illustre di questa città. Non potrà mancare la visita alla collezione d’arte del Palazzo Fulcis.
Quindi Pieve di Cadore, adagiato sulle rive del Lago di Centro Cadore, noto per essere il paese natale di Tiziano Vecellio, il celebre pittore rinascimentale. Qui si può scoprire la storia antica del Cadore, attraverso un’importante raccolta di reperti preromani e romane/alto-medievali esposta nel Museo Archeologico Cadorino, nonchè i resti di una villa romana del I, II sec.d.C.
Si prosegue per Lagole, definita “La fonte della civiltà del Cadore”: qui, con una passeggiata nel bosco, si raggiunge la zona archeologica, uno dei più importanti siti sacri della civiltà venetica legato alle divinità della fertilità per le suggestive e magiche sorgenti d’acqua. Acque ricche di sostanze solforose, utilizzate anche dai romani e in epoca medioevale per le proprietà curative della pelle e per rimarginare le ferite. Un’intera giornata dedicata alla Val Fiorentina, ai piedi del Pelmo, farà scoprire Selva di Cadore, dove si visiterà il Museo Vittorino Cazzetta, che raccoglie i reperti dei più importanti siti della zona: monte Pelmetto, dove sono state rinvenute delle orme di dinosauri; Mondeval, dove venne scoperta la tomba di un antico abitante delle Dolimiti con il suo ricco corredo funebre, rimasto sepolto per ben 7500 anni (sepoltura mesolitica più alta in Europa).
L’ultimo giorno è per Mel, (dove è localizzato un importante sito dell’età del ferro, sorto nel IX sec.a.C. in posizione strategica a controllo del medio corso del Piave) con la visita al Museo Civico Archeologico aperto nel 1996, dove 25 bacheche di cristallo espongono i corredi tombali provenienti dall’abitato di “Cioppa” e dalla vicina necropoli venetica che si visita subito dopo.
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