I vertici della Lega schierati con Tosi
BELLUNO. Uno strappo lento che ha diviso in due la Lega Nord bellunese. Da una parte Leonardo Colle, Matteo Toscani e Raffaela Bellot, cioè il vertice e gli eletti di punta del Carroccio. Dall’altra i militanti e le sezioni. La divisione che si è consumata nella Lega agli inizi di marzo ha segnato profondamente la campagna elettorale.
Le prime avvisaglie di quanto sarebbe successo c’erano già a fine febbraio. Il 20 marzo Luca Zaia dà il via ufficiale alla campagna elettorale in un’atmosfera elettrica. Prematuro parlare di liste, spiega il candidato presidente. È proprio sulle liste che si è consumato lo strappo tra l’ex segretario regionale Flavio Tosi e il segretario nazionale Matteo Salvini. Leonardo Colle, che siede nel direttivo leghista, tenta di minimizzare le tensioni interne. «Le cose si sistemeranno» assicura a fine febbraio ma pochi giorni dopo si schiera a favore di Tosi all’interno del direttivo. Una scelta condivisa anche da Raffaela Bellot. Matteo Toscani, nel frattempo, dà vita ad un nuovo gruppo all’interno del consiglio regionale veneto.
Dopo il terremoto, entrambi gli schieramenti tentano di ricostruire con calma e pazienza una squadra per le imminenti elezioni regionali. La Lega Nord si affida al commissario Cesare Rizzi che depenna Toscani e Colle dalle liste della Lega Nord e riapre le candidature. La scelta alla fine cade su alcuni nomi noti della politica bellunese - ci sono anche Gianvittore Vaccari e Franco Gidoni - oltre all’ex presidente della Provincia Gianpaolo Bottacin.
I “tosiani”, da parte loro, si riorganizzano aprendo una sede in via Vittorio Veneto mentre a livello regionale si lavora sulle alleanze. Il sindaco di Verona raccoglie i consensi degli amministratori: nelle sue liste figurano i sindaci di Soverzene, Forno di Zoldo, Chies d’Alpago, Vigo di Cadore. Oltre, naturalmente, a Toscani e Colle. Fa parte della squadra anche il predecessore di Colle alla segreteria della Lega Diego Vello.
Tra gli ex vertici del partito e Bottacin è guerra a suon di dichiarazioni: il campo di battaglia è il commissariamento della Provincia di Belluno. I due schieramenti si incontrano, questa volta dal vivo, agli inizi di maggio in occasione del confronto a sei organizzato al teatro comunale. Piazza dei Martiri è divisa in due, da una parte Zaia, dall’altra Tosi. La battaglia è appena iniziata.
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