Ideal, arriva l’ok al concordato
QUERO VAS. Il tribunale di Belluno ha accetto il concordato e quindi il piano di ristrutturazione dell’Ideal di Quero.
L’azienda - che produce microcomponenti per occhiali - finirà all’asta, ma secondo le indicazioni previste nel piano e sancite anche dal giudice che ha omologato il concordato: in poche parole, la salvaguardia di tutti i posti di lavoro. In ballo ci sono 110 dipendenti che, quando l’azienda sarà acquistata, passeranno di diritto alla nuova società subentrante. Il concordato, che si era chiuso qualche tempo fa, prevedeva la cessione del’azienda mediante asta competitiva pubblica, attraverso un bando dettagliato, bando che comprendeva, appunto, il passaggio in blocco dei dipendenti. Una sorta di certezza che nessuno perderà il proprio posto di lavoro.
Con il via libera da parte del giudice, inizia una nuova fase per lo stabilimento feltrino, come conferma la stessa segretaria della Filctem Cgil, Denise Casanova, che segue la fabbrica. «Il prossimo passo», precisa la Casanova, «è cercare un imprenditore o un gruppo di industriali che vogliano rilevarla, garantendo un futuro certo, non solo all’azienda, ma anche ai suoi addetti».
Chi rileverà l’Ideal di Quero Vas, infatti, non potrà licenziare nessuno per almeno due anni. Un po’ come era accaduto per l’Acc di Mel. Il piano di ristrutturazione è stato redatto dallo studio Bogoni di Padova e contiene i passaggi fondamentali che entro tre-quattro anni dovranno portare all’estinzione del debito verso tutti i creditori dell’azienda, primo fra tutti l’istituto Unicredit.
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