Ideal Standard, al via la reindustrializzazione del sito di Trichiana

Ufficializzata dalla Regione la firma della cessione alla cordata di imprenditori veneti. Il ministro D’Incà: “Speriamo che in tempi brevi si possa tornare al lavoro”

BORGO VALBELLUNA. La cessione dalla fabbrica di Trichiana dell’Ideal Standard alla cordata di imprenditori veneti ha avuto la sua ufficializzazione direttamente dalla Regione che  oggi, martedì 26 aprile, ha comunicato ufficialmente la firma della cessione.

Il tavolo di monitoraggio di venerdì scorso è servito per fare il punto rispetto al percorso del processo di reindustrializzazione, condiviso tra le parti, con particolare riguardo allo stato di avanzamento del mandato conferito ad Ideal Standard di chiudere l’accordo per la cessione dello stabilimento di Borgo Valbelluna e del marchio Ceramica Dolomite alla cordata composta da Banca Finint, Delfin s.a.r.l., Luigi Rossi Luciani S.a.pa. e gruppo Pro-gest. “Nello specifico, il tavolo istituzionale ha registrato che, positivamente, le parti aziendali hanno sottoscritto l’accordo preliminare di cessione di Ideal Standard, atto fondamentale per il trasferimento del sito produttivo alla cordata. La Regione del Veneto, assieme ai componenti del tavolo istituzionale, continuerà a monitorare il percorso al fine di raggiungere l’obiettivo previsto di salvaguardia dei posti di lavoro e di continuità produttiva dello stabilimento di Borgo Valbelluna”, si legge nella nota regionale.

Con l’ufficializzazione della cessione che dovrà essere suggellata al ministero dello Sviluppo economico a stretto giro, il ministro per i Rapporto con il Parlamento, Federico D’Incà ha preso lo spunto per commentare positivamente l’operazione. “Grazie al lavoro svolto finora a livello istituzionale, assieme ai sindacati e alla cordata di imprenditori locali che hanno creduto nelle potenzialità di questa realtà, dobbiamo essere molto fiduciosi per gli ultimi passaggi che riguardano la trattativa. La solidità della nuova cordata imprenditoriale, a partire dal cavalier Del Vecchio che ha dimostrato attenzione e interesse al progetto fin da quando l'ho incontrato negli ultimi mesi dello scorso anno, oltre a Banca Finint con il presidente Marchi e agli industriali che appartengono alla cordata”, osserva D’Incà.

“Mi auguro che in tempi brevi si possa ritornare al lavoro: un momento importante per i dipendenti dell’azienda che si sono sempre distinti per l'alta professionalità, difendendo con orgoglio il proprio stabilimento”, conclude il ministro, “in questa complessa vicenda, abbiamo dato prova di volere credere nel Bellunese, nelle sue capacità e nei valori di questo territorio. Continuerò a seguire personalmente e con estrema attenzione gli ultimi passaggi dell'iter".

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