Ideal Standard è arrivato l’impianto di cogenerazione
TRICHIANA. L’impianto di cogenerazione è arrivato e nei prossimi giorni sarà installato all’interno dello stabilimento dell’Ideal Standard di Trichiana.
La struttura è arrivata ieri ed entro luglio dovrebbe non solo esserne completato il montaggio, ma dovrebbe esserci anche un primo avvio di prova. Poi a settembre, con la ripresa dell’attività, si darà il via ufficiale a questo sistema che, negli intenti, dovrebbe permettere di ridurre il costo dell’energia e quindi i costi di produzione, rendendo lo stabilimento molto più competitivo sul mercato.
L’impianto di cogenerazione dovrà utilizzare il vapore generato dallo stabilimento per produrre energia elettrica, che sarà utilizzata non solo per l’attività della fabbrica, ma anche dall’amministrazione comunale per quanto riguarda l’illuminazione pubblica. Un doppio vantaggio, quindi, sia per l’attività produttiva, sia per il paese.
«Stiamo lavorando per avere più lavoro», precisa Gianni Segat, della Rsu della fabbrica, che si dice contento di questo nuovo arrivo. «È bello vedere le gru sul piazzale della fabbrica», commenta anche Nicola Brancher, segretario della Femca Cisl.
L’impianto di cogenerazione rientra nell’accordo di programma siglato con la Regione, con la proprietà e con i sindacati, per il rilancio dell’ex Ceramica trichianese. Rilancio che diventa fondamentale per la sopravvivenza della realtà industriale bellunese. «Stiamo lavorando sodo per produrre pezzi di qualità e su questo nostro impegno vorremmo essere pesati quando si andrà a vedere il piano industriale della proprietà. Perché non possiamo permettere, dopo quattro anni di sacrifici, di restare con un pugno di mosche».
Inoltre, proprio ieri sono state comunicate le date della chiusura estiva della fabbrica. «Si parlava all’inizio di cinque settimane di ferie ad agosto, invece ci hanno comunicato che lo stabilimento sarà chiuso per quattro settimane, dal 5 agosto al 2 settembre. Un tempo inferiore, il che significa che qualcosa si sta muovendo», precisa Gianni Segat della Rsu dello stabilimento, il quale aggiunge come anche il mese di giugno si sia chiuso abbastanza positivamente, soprattutto per quanto riguarda le vendite. «E questo lo leggiamo come un indizio positivo rispetto a qualche anno fa, quando si restava chiusi in estate per cinque settimane».
I lavoratori, comunque, non vogliono crearsi false aspettative, anche se ce la stanno mettendo tutta per risollevare le sorti del loro stabilimento per salvare il posto di lavoro.
Paola Dall’Anese
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