Ideal Standard: Regione e sindacati puntano sulla cordata veneta con Del Vecchio, Zago, Marchi e Rossi Luciani
Il tavolo istituzionale si è dato tre settimane per analizzare il piano di rilancio presentato da banca Finint, Dolfin, Pro-Gest e Luigi Rossi Luciani. In stand-by le altre due proposte
BORGO VALBELLUNA. La cordata composta da Banca Finint, Delfin s.a.r.l., Luigi Rossi Luciani S.a.pa. e gruppo Pro-gest è è stata individuata dal tavolo istituzionale regionale come possibile acquirente dello stabilimento di Ideal Standard di Trichiana: tre settimane di tempo per approfondire l’offerta vincolante. Restano in stand by nel frattempo le altre due proposte giunte a metà di gennaio che riguardano un colosso asiatico del settore della ceramica sanitaria e una azienda italiana che produce arredo per bagno.
All’incontro, presieduto dall’assessore regionale al lavoro Elena Donazzan con l’Unità di Crisi regionale, oggi hanno partecipato i rappresentanti di Ideal Standard, l’advisor Sernet spa, le organizzazioni sindacali, le rappresentanze dei lavoratori e il Ministero dello Sviluppo economico.
Durante l’incontro Sernet ha presentato lo stato di avanzamento delle analisi relative alle tre proposte industriali per il sito produttivo pervenute nelle scorse settimane. Dopo ampia e approfondita discussione, il tavolo ha unanimemente valutato l’opportunità e la necessità di approfondire, concedendo un periodo di negoziazione in via esclusiva per tre settimane, alla cordata di aziende venete.
Nello specifico, il prossimo periodo verrà dedicato ad approfondire gli aspetti di ordine operativo (produzioni e ripresa delle attività), sindacale (modalità di passaggio dei lavoratori e accordi col subentrante) e legale (eventuale modalità di cessione, garanzie e tutele, ecc.). Tali attività di approfondimento e analisi continueranno ad essere monitorate dal tavolo regionale.
Il prossimo incontro in Regione è previsto per il 24 febbraio.
“Il tavolo istituzionale ha avuto un ruolo fondamentale nella gestione dell’intera vertenza. Un particolare apprezzamento è rivolto alle parti del tavolo per il clima costruttivo e collaborativo che hanno saputo creare. Ringrazio anche Sernet per avere svolto in piena trasparenza e con grande professionalità il proprio ruolo. Abbiamo scritto già in questa in fase una pagina innovativa per le politiche industriali italiane, con un ruolo strategico di accompagnamento dell’Unità di crisi”, ha commentato l’assessore Donazzan.
Soddisfazione è stata espressa dal ministro Federico D’Incà. "Parliamo di una cordata solida, in cui ogni componente vanta una tradizione importante sul nostro territorio, capace di dare garanzie al futuro dello stabilimento, costruendo una forte realtà produttiva - ha detto - C'è bisogno, infatti, di una visione a lungo termine e credo che proprio questi investitori, con le loro qualità, possano dare il necessario impulso alla rinascita dell'attività. Adesso seguiremo le prossime interlocuzioni, proseguendo il lavoro svolto finora: mi auguro che i passaggi necessari al rilancio dello stabilimento possano risolversi con successo. Come Governo e come comunità bellunese ci siamo trovati di fronte a una situazione molto complessa, ma il fitto lavoro interlocutorio tra istituzioni, proprietà e sindacati ha permesso di capovolgere l’esito di una vertenza delicata. Ho sempre creduto nel valore di questo sito che, nel corso degli anni, ho potuto apprezzare anche grazie al continuo dialogo con i dipendenti e con gli ex lavoratori della Ceramica Dolomite. Dobbiamo impegnarci ancora per dare sostegno al nostro tessuto manifatturiero in modo che le aziende possano esprimere al meglio le proprie qualità”.
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