Il 2 giugno tra mostre e cerimonie

In prefettura la consegna delle onorificenze e un’esposizione di documenti storici

BELLUNO. Nel cerimoniale delle celebrazioni per il 69° anniversario della Repubblica, in programma martedì 2 giugno, ci sarà spazio anche per una mostra storico-documentaria. La prefettura di Belluno, in collaborazione con il Comune di Belluno e l’Isbrec (Istituto storico bellunese della Resistenza e dell’età contemporanea), ha infatti organizzato (a Palazzo dei Rettori) l’esposizione “Elezioni e referendum istituzionale a Belluno e provincia (2 giugno 1946)”, un percorso dedicato alla provincia bellunese con riproduzioni fotografiche di documenti originali e didascalie illustrative relative ai giorni immediatamente antecedenti il referendum istituzionale, fino alla proclamazione della Repubblica. Ingresso gratuito e apertura al pubblico dal 2 al 5 giugno, dalle 9 alle 13.

Martedì, con inizio alle ore 17.30 (sempre in prefettura), la consegna delle onorificenze dell’Ordine “Al Merito della Repubblica Italiana”, a cominciare da quella di “Grande Ufficiale” che sarà consegnata a Emilio Cagnati, residente a Falcade.

L’onorificenza di “Cavaliere”, invece, sarà riconosciuta a Francesco Pucci (Seren del Grappa), Atto Rinaldo (Tambre), Enzo Rossi (Feltre), Antonio Tineo (Mel), al maresciallo capo Stefano Vedaschi (Farra d’Alpago).

La Medaglia d’Onore (sei su sette alla memoria) sarà invece riconosciuta a Dionisio Bordin (Feltre), Paolo Bordin (Feltre), Michele Chiesura (Pieve d’Alpago), Alfonso Lazzarini (Cencenighe Agordino), Luigi Franzin (Borca di Cadore), Vittorio Lotto (ancora in vita e residente a Belluno), Esterino Rech (Seren del Grappa).

La tessera di “Maestro del Lavoro”, infine, verrà consegnata a Maria Cristina Buzzo Saler (Santo Stefano di Cadore), Marco Cagnati (Canale d’Agordo), Angelo Dal Col (Cibiana di Cadore), Graziella Fratta (Sedico), Loretta Gazzi (Sedico), Carlo Renon (Gosaldo), Marisa Santomaso (Belluno), Celia Solagna (Limana), Paolo Stalliviere (La Valle Agordina), Antonio Zandegiacomo Copetin (Auronzo di Cadore).

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