Il 2017: siccità e temporali violenti

L’analisi meteo dell’Arpav. Annata più calda del normale, precipitazioni in linea
BELLUNO. Il caldo anomalo di fine marzo, quando a Feltre si sono raggiunti i 25 gradi, e il freddo altrettanto anomalo di metà/fine aprile, che ha provocato danni alle colture. Ma anche i violenti temporali di agosto, soprattutto il 4, con 101 millimetri di pioggia in due ore, all’origine del disastro di Alverà. E le abbondanti nevicate dei giorni scorsi sulle Dolomiti, dove in circa 36 ore sono caduti tra i 50 e i 90 centimetri di neve fresca. Questi alcuni degli eventi meteorologici che hanno caratterizzato l’anno che sta per terminare.


Un 2017 che, evidenzia l’analisi dell’Arpav, è risultato un po’ più caldo e soleggiato del normale, con precipitazioni totali mediamente in linea con le medie degli ultimi 30 anni. In tutto si sono avuti 167 giorni soleggiati (15 più della media), 165 variabili o nuvolosi e solo 30 giorni di maltempo (15 meno della media), ovvero il numero minimo assoluto degli ultimi 25 anni.


L’anno è iniziato con un mese di gennaio siccitoso, soleggiato e freddo, cui è seguito però un lungo periodo con temperature relativamente miti e precipitazioni scarse, durato fino a metà aprile. In questa prima parte dell’anno si sono manifestate condizioni di grave siccità. A metà di aprile la situazione è cambiata e sono ritornati freddo e precipitazioni. Dopo un mese di maggio di nuovo leggermente caldo e poco piovoso, giugno si è rivelato molto caldo e con fenomeni temporaleschi spesso di forte intensità.


L’estate è proseguita ancora con il caldo e con violenti temporali, mentre il 1° settembre è arrivato di colpo l’autunno, con un sensibile calo termico e precipitazioni, che poi hanno caratterizzato gran parte del mese, con le prime nevicate in montagna. Ottobre però è stato di nuovo più caldo e più soleggiato del normale, con precipitazioni molto scarse. Gli ultimi due mesi dell’anno sono stati freddi, soprattutto dicembre: le precipitazioni sono state copiose, con prime nevicate nei fondovalle prealpini a fine novembre e un’abbondante nevicata in montagna tra il martedì e mercoledì scorsi.


Le temperature medie annuali sono risultate mediamente 0,5 gradi superiori alla norma e quello che sta per chiudersi è il settimo anno consecutivo con la temperatura media più alta del normale (il 2014 era risultato il più caldo degli ultimi 140 anni). L’ultimo anno più freddo del normale era stato il 2010. Sul fronte precipitazioni, quelle totali annuali sono state generalmente normali per quanto riguarda le quantità, ma meno frequenti del consueto, con 4-8 giorni piovosi in meno.
(m.r.)


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