Il bambino ha fretta e nasce in ambulanza: è festa a Rocca Pietore

Il piccolo è figlio dei gestori del camping La Marmolada   Ringraziamenti all’Associazione volontari ambulanza

ROCCA PIETORE. Benvenuto sull’ambulanza. Max Teo aveva una gran fretta di nascere. Ieri mattina il figlio di Pavel e Blanka Milfait, i gestori del Caravan & Camping Resort La Marmolada, è venuto alla luce mentre l’autolettiga stava raggiungendo l’ospedale di Agordo, all’altezza di Masarè, nel territorio di Rocca Pietore. A quel punto, la famiglia, aumentata di numero, è stata fatta arrivare direttamente a Belluno, dove Blanka è stata ricoverata nel reparto di Ostetricia e ginecologia, insieme al suo bimbo.

Entrambi stanno bene e hanno affidato tutta la loro gioia a un messaggio su Facebook pieno di cuoricini scritto da papà Pavel: «Eh sì, proprio così, sono nato sulla strada regionale 203 a bordo di un’ambulanza. Stamattina alle 8.15 sono nato io, Max Teo Milfait, principe di Malga Ciapela, fratellino di Eli e Mia. Eccomi qui con tanta voglia di vivere».

La mattina sotto la Marmolada era cominciata con le doglie per la signora della Repubblica Ceca, che si è innamorata delle Dolomiti ed è conosciuta anche come scrittrice e campionessa di marmellate. Alle 7.15 ecco una telefonata all’Associazione Volontari Ambulanza di Rocca Pietore, che è intervenuta con la massima velocità. La donna è stata imbarellata e caricata su una delle due ambulanze. Un viaggio sotto la pioggia, sull’Agordina. Davanti il veicolo di soccorso e dietro Pavel con le bambine, a bordo della Mercedes aziendale con la curiosa targa ceca «Dolomiti».

Max Teo è nato un’ora dopo. Brava la mamma e bravi coloro che si sono occupati di lei e hanno ricevuto un ringraziamento pubblico: «È sempre bello quando succede un evento così importante e tutto va per il verso giusto», sottolinea Teresa Schena, la presidente dell’Associazione Volontari di Rocca, «complimenti alla mamma. Mi piace sottolineare come il bambino sia nato a Rocca Pietore e sarà registrato nel nostro municipio. Mi risulta che il padre Pavel volesse un’altra femmina, ma naturalmente è felicissimo anche di aver dato un fratellino alle bimbe. Siamo tutti felici». –

Matteo Manfroi.

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