Il barista accoltellato ha già tolto la sutura: «Guardiamo avanti»
BELLUNO. Tolti i punti, la vita continua. La rapina a mano armata di Capodanno è già in un angolino della memoria e non ha lasciato tracce pesanti nel corpo e nemmeno nello spirito.
Francesco Dal Farra non ha mai chiuso il bar Jolly di Mier e da venerdì sta molto meglio: le ferite all’addome e sotto un orecchio non preoccupano più: «Ho tolto i punti alla pancia, l’occhio colpito dai pugni non mi fa più male e davvero non ci sono problemi», conferma “Checco Jolly”, «peraltro già il giorno dopo l’aggressione con il coltello ero tornato al lavoro, malgrado qualche inevitabile dolore. Faccio ancora fatica a credere a quello che mi è successo alla fine di una giornata che pareva come tutte le altre, ma a questo punto è il momento di pensare ad altro».
Il suo aggressore, che lo ha rapinato dei 160 euro dell’incasso di giornata, è ancora detenuto nel carcere di Baldenich, dopo che l’arresto da parte della polizia è stato convalidato e la misura cautelare confermata. Il coltello rimane sotto sequestro, come i 140 euro ritrovati nella sua abitazione e la banconota da 20 persa per strada.
Nei giorni successivi, la fantasia si era scatenata sull’identità di quest’uomo, che avrebbe colpito per disperazione, dopo aver perso molto, se non tutto, con il gioco alle slot machine: «Lo conosco molto bene e confermo che si chiama Nicola, spesso abbreviato in “Nico”», garantisce Dal Farra, «sono stato proprio io a segnalarlo alle forze di polizia e a dare le indicazioni necessarie a raggiungerlo. Non so chi abbia messo in giro voci diverse e nemmeno mi interessa, quello che conta è che sia stato assicurato alla giustizia».
L’uomo è stato a lungo un cliente di Dal Farra e, sul fatto che i due si conoscano, non ci sono dubbi: «Non lo vedevo da un po’ di tempo, però gli ho aperto tranquillamente, dopo il normale orario di chiusura, perché aveva bisogno di una bombola di gas gpl per la casa. Mai avrei immaginato che potesse succedere quello che è affettivamente successo. Sono stato colpito e accoltellato, prima di poter reagire e cacciare il mio aggressore».
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