Il base jumper resta in prognosi riservata ma se la caverà
AURONZO. Il base jumper se la caverà. Il 42enne russo, che giovedì si è lanciato dalla Cima Grande di Lavaredo con la tuta alare, schiantandosi sul ghiaione sottostante, è sempre ricoverato nel...
AURONZO. Il base jumper se la caverà. Il 42enne russo, che giovedì si è lanciato dalla Cima Grande di Lavaredo con la tuta alare, schiantandosi sul ghiaione sottostante, è sempre ricoverato nel reparto di Ortopedia dell’ospedale di Bolzano. L’ufficio stampa della struttura sanitaria altoatesina conferma che l’uomo non è in pericolo di vita, ma rimane in gravi condizioni. Positivo il fatto che non sia stato trasferito in Rianimazione e sia rimasto costantemente in stato di coscienza, certo l’atterraggio è stato molto pericoloso e ha provocato fratture a braccia e gambe, oltre a un trauma toracico. Di conseguenza, la prognosi sarà inevitabilmente molto lunga.
L’uomo si era lanciato alle 9 di giovedì mattina e, secondo la ricostruzione di alcuni testimoni dalla Grande delle Tre Cime di Lavaredo. Ha aperto il paracadute di sicurezza, ma non è riuscito ad atterrare dove avrebbe voluto, schiantandosi sui ghiaioni alla base delle rocce simbolo delle Dolomiti, per di più sotto gli occhi della spaventatissima moglie.
Le operazioni di soccorso con l’eliambulanza sono state il più tempestive possibile, dopo la telefonata al 118 e inizialmente le condizioni del ferito sembravano gravissime, per non dire senza molte speranze. Sono migliorate progressivamente, dopo il ricovero a Bolzano e ci vorrà soltanto molta pazienza per guarire da tutte le fratture e i traumi riportati. La prognosi è ancora riservata.
(g.s.)
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