Il Bembo si apre alla città Perale: «Cominciamo a ospitare alcuni eventi»

Il primo appuntamento è una conferenza sul patrono di Belluno, San Joatà, organizzata dall'associazione Campedel

Domani si celebra San Joatà, uno dei patroni della città insieme a San Lucano e a San Martino. L’associazione Campedel organizza una conferenza sul santo, curata da Marco Perale, che si svolgerà all’interno di Palazzo Bembo. Il restauro dell’ex ospedale civile è ormai quasi completato e l’edificio comincia a rivivere. . Domani alle 17 Perale parlerà dell’arrivo delle reliquie di San Joatà a Belluno e di due inni carolingi a lui dedicati. Oltre al valore culturale dell’appuntamento, per i bellunesi che non hanno ancora avuto modo di visitare il palazzo sarà l’occasione per metterci piede per la prima volta. «Il restauro è terminato», spiega l’assessore alla cultura Marco Perale. «Manca solo il giardino interno e devono essere sostituiti due portoni di accesso all’edificio». Il blocco centrale, però, in estate tornerà ad essere un cantiere, fino all’autunno, quando inizierà l’allestimento del museo archeologico che occuperà il piano terra e che Perale conta di inaugurare la prossima primavera.

«Il blocco laterale, quello cui si accede dalla piazzetta del Bistro Bembo, invece è agibile e abbiamo deciso di iniziare ad utilizzarlo», continua l’assessore. «La conferenza si svolgerà in una sala all’ultimo piano, mansardata, che è stata allestita con le sedie e che abbiamo fatto utilizzare alla scuola di musica comunale per i suoi saggi interni. Diciamo che l’abbiamo mandata in avanscoperta, ma ora l’obiettivo è mettere il palazzo a disposizione della città e dei cittadini».

Quello in programma domani, quindi, sarà solo il primo evento di una serie: «Le associazioni culturali ci chiedono spazi, e per certe iniziative potremo mettere a disposizione anche il Bembo. Oltre le vette, ad esempio, avrà almeno un paio di eventi all’interno del palazzo, perché in autunno anche la parte bassa dell’edificio si potrà comodamente utilizzare (ora invece possiamo usare le stanze ai piani superiori). Diciamo che Palazzo Bembo sta cominciando a rivivere».

Il restauro ha permesso di esaltare il valore della struttura: sono state mantenute le ampie sale che un tempo erano i reparti dell’ospedale, è rimasta anche la scalinata in pietra che conduce al primo piano. L’ultima occasione per visitare l’edificio l’ha offerta il Fai, durante le Giornate di primavera che hanno attirato centinaia di visitatori nel palazzo. —


 

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