«Il bilancio chiuderà con 9 milioni di deficit»

BELLUNO. «Rispetto a un deficit tendenziale di 18 milioni di euro, quest’anno dovremo chiudere il bilancio con un disavanzo di soli 9 milioni di euro, così come programmato dalla Regione». Le...

BELLUNO. «Rispetto a un deficit tendenziale di 18 milioni di euro, quest’anno dovremo chiudere il bilancio con un disavanzo di soli 9 milioni di euro, così come programmato dalla Regione». Le previsioni arrivano direttamente dal direttore generale dell’Usl 1, Adriano Rasi Caldogno, a poche settimane dalla chiusura dell’esercizio 2016. «All’inizio dell’anno», precisa Rasi, «il buco tendenziale per la nostra azienda sanitaria era di 18 milioni di euro, il doppio del tetto di disavanzo fissato dalla giunta veneta, che poi provvede a ripianare il deficit come ogni anno. Con un’opera di limatura, di risparmi e razionalizzazioni in ambito amministrativo, senza toccare i servizi alla persona, siamo riusciti a rientrare nel disavanzo programmato di 9 milioni. Ancora ci stiamo lavorando, ma siamo fiduciosi di poter raggiungere questo obiettivo che ci siamo prefissati all’inizio dell’anno».

A dire la verità il bilancio preventivo 2016 parlava di 18.921.775 euro di deficit, mentre il 2015 si era chiuso con un disavanzo di 9.556.142 euro. Quindi anche quest’anno i conti dovrebbero tornare.

Il dg spera di poter chiudere almeno in pareggio anche i conti dell’Usl 2 «che nel bilancio preventivo registrava uno sbilancio di 8 milioni di euro. Certo», prosegue Rasi Caldogno, «con la fusione delle due aziende sanitarie della provincia si potranno avere dei risparmi ulteriori. Sicuramente i risultati non si vedranno il primo anno, ci vorrà qualche tempo, ma lo scopo di questa operazione di fusione è anche quello di razionalizzare per poter avere così maggiori risorse libere per soddisfare le richieste e le esigenze della popolazione». (p.d.a.)

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